Una ritrovata energia e la speranza di un ritorno alla normalità. Il Festival d’Autunno riaccende i riflettori sul “palcoscenico” del centro storico di Catanzaro dopo la pausa forzata a causa della pandemia. E lo fa con un cartellone ricco e di qualità che celebra nel migliore dei modi i 18 anni di una rassegna capace sempre di sorprendere. Una “maggiore età” raggiunta con dedizione, impegno, sacrifico e per nulla scontata se si considerano le difficoltà legate a questi ultimi due anni, in cui il settore degli spettacoli ha pagato un prezzo altissimo. Questa mattina nella Sala Giunta della Camera di Commercio del capoluogo di regione, nel corso della conferenza stampa, Antonietta Santacroce ha reso noto con immutato entusiasmo “ContaminAzioni e suggestioni dal mondo”, il programma della diciottesima del Festival d’Autunno, del quale è ideatrice e direttore artistico. «Lo scorso anno – ha dichiarato Antonietta Santacroce – il cartellone del Festival era già pronto. Purtroppo la pandemia ci ha fermato, ma non ha scalfito la voglia di riprendere il percorso che avevamo tracciato negli anni. Con “ContaminAzioni” mostreremo quanto forte sia la nostra voglia di esserci ancora e di regalare a Catanzaro una rassegna più ricca degli anni precedenti. Sarà un programma che spazierà dal teatro alla musica lirica, dall’arte orafa alla musica d’autore, dalle conversazioni su temi relativi alle nostre radici alle escursioni finalizzate alla scoperta del nostro territorio. Sono diverse le novità di questa edizione. La prima è che il Festival vi terrà compagnia per dieci giorni consecutivamente: un concentrato di eventi che raramente la città capoluogo di regione ha vissuto. La seconda è che è tutto gratuito, seppur con posti limitati e comunque nel pieno rispetto della normativa anti Covid. La terza riguarda i luoghi: toccheremo le più belle e suggestive location del centro storico, dal Politeama (ormai la casa del Festival), a Villa Margherita; dal chiostro del Complesso Monumentale “San Giovanni” al Parco della Biodiversità, a Piazza Prefettura. La quarta: sono le numerose produzioni originali ideate dal Festival presentate in prima nazionale. Ciò che invece resta immutata è la qualità dell’offerta culturale visto che, nel cartellone, trovano posto spettacoli straordinari – alcune nostre produzioni esclusive – con interpreti d’eccezione come Tosca, Rosa Martirano, Matthew Lee, Irene Grandi, Peppe Servillo, solo per citarne alcuni con la speranza che i nostri spettatori possano regalarsi (in sicurezza) serate, per quanto possibile, spensierate. In attesa che torneremo a riappropriarci della normalità, che anche attraverso questo Festival vogliamo provare a ritrovare». IL PROGRAMMA. Le giornate a tema saranno il filo conduttore di tutti gli appuntamenti che si succederanno nei dieci giorni di programmazione. Ogni giorno un tema diverso che si snoderà attraverso gli approfondimenti del pomeriggio nel chiostro del San Giovanni e gli eventi serali, di volta in volta in piazza Prefettura, Parco della Biodiversità, Villa Margherita e Teatro Politeama, da sempre la casa del Festival. Dal 17 al 26 settembre il Festival d’Autunno ci condurrà nel mondo meraviglioso in cui arti e cultura saranno un unicum interessante e suggestivo. Un percorso che svilupperà tematiche sempre diverse tra loro e che vedrà protagonisti personaggi del mondo della cultura. Si partirà con l’antropologo e musicista Danilo Gatto e con l’eclettica Patrizia Giancotti: antropologa, fotografa, scrittrice, conduttrice di Radio RAI, porterà il pubblico dalle montagne della Calabria alle spiagge di Bahia e lo farà attraverso un racconto per immagini che esalta le radici ma che, allo stesso tempo, riesce a immaginare un futuro di convivenza tra i popoli. Il Festival ospiterà Armin Wolf, lo storico tedesco di fama internazionale, secondo le cui ricerche quarantennali, Ulisse naufragò nel golfo di Lamezia, per spingersi fino a Tiriolo, la terra dei Feaci, e poi ripartire dal golfo di Squillace. Una scoperta in grado di proiettare la Calabria in una dimensione internazionale se adeguatamente sviluppata. Sui fenomeni migratori che hanno caratterizzato il popolo calabrese si intratterranno Vittorio Cappelli, storico e scrittore, docente dell’Università della Calabria e Giuseppe Sommario, esperto di fenomeni migratori e collaboratore dell’IRRE (Istituto Regionale per la Ricerca Educativa). Lo scrittore e giornalista Francesco Bevilacqua e lo scrittore-imprenditore Massimiliano Capalbo infine parleranno delle nuove frontiere del turismo 4.0. Ognuna delle giornate a tema si concluderà con un concerto. Dalla musica tradizionale alla lirica, dal rock al blues, dalla musica italiana al rock ‘n’ roll sarà un susseguirsi di grandi artisti e performer. Dall’iniziale concerto di Peppe Servillo & Solis String Quartet (17 settembre), “Presentimento. Omaggio alla canzone napoletana”, che verrà diffuso in streaming negli Istituti Italiani di Cultura di 200 Paesi nel mondo; a Matthew Lee (25 settembre) con il suo strepitoso concerto dedicato al rock e al blues americano degli anni 50 dei grandi Elvis Presley, Frank Sinatra, Ray Charles solo per citarne alcuni. Ancora la musica internazionale sarà protagonista dello spettacolo “John Lennon e gli altri (19 settembre). Concerto e storie di amore, morte & rock ‘n’ roll” con Ezio Guaitamacchi, Andrea Mirò, Brunella Boschetti, e Cristiano Godano dedicato a star leggendarie come John Lennon, David Bowie, Lou Reed, Leonard Cohen. Un ideale ponte tra la tradizione italiana e la musica tradizionale del resto del mondo caratterizzerà il concerto “Morabeza Estate” (24 settembre) con protagonista la sublime voce di Tosca in un repertorio che spazia tra le sonorità africane e quelle del Centro-Sud America. La musica nera sarà riletta ed interpretata da Irene Grandi nel suo spettacolo “Io in blues” (26 settembre), durante il quale la cantante toscana, accanto a canzoni internazionali e italiane che spaziano dagli anni ’60 fino agli anni ’90, eseguirà alcuni dei suoi successi con un arrangiamento in chiave rock-blues. La musica italiana vivrà momenti di grande intensità anche con il tributo a Rino Gaetano in occasione dei 40 anni della sua morte. In “Ciao Rino”, Rosa Martirano (21 settembre) si esibirà con l’Orchestra Sinfonica Orfeo Stillo, diretta dal Maestro Fernando Romano che ha anche arrangiato le musiche in chiave orchestrale. Anche quest’anno è stata riservata grande attenzione agli artisti calabresi, coinvolti in produzioni originali – che hanno esaltato le loro professionalità, dandogli l’occasione di essere conosciuti dal vasto pubblico del Festival. Una serata (21 settembre) sarà dedicata ai vincitori del talent promosso dal Festival lo scorso anno anno “Next Generation”: Eighty Way, primi classificati, e Celeste Iiritano con la sua band, terza. La musica classica e lirica sarà protagonista del “Gala d’Opera” (23 settembre) con Maria Scalzo al pianoforte e Maria Mellace, soprano e del “Giorno dei Cori” (25 settembre), con il Coro Unione italiana ciechi, il Coro Giovanile Calabrese e il Singing Cluster Choir, tre formazioni diverse ma molto coinvolgenti che presenteranno al pubblico rispettivamente: un programma di musica pop, uno di musica sacra con un omaggio a Dante e infine un excursus della musica corale dal 500 ai giorni nostri . Saranno due le produzioni originali del Festival, entrambe concepite da Antonietta Santacroce. Il mito di Ulisse e la sua rotta in Calabria rivivranno in “Ulisse nella terra dei Feaci” (18 settembre), un suggestivo spettacolo di teatro, musica e immagini con la partecipazione di Salvo Venuto e Maria Rita Albanese, per la regia di Fulvio Calderoni, e il supporto di immagini proiettate su un grande schermo. “Argentina chiama America: Luis Bacalov e Astor Piazzolla” (22 settembre), la seconda produzione, è invece un tributo alla cultura Argentina, attraverso le musiche dei due illustri musicisti, entrambi vissuti anche in Italia, che hanno saputo tracciare un percorso innovativo con le loro composizioni, interpretate da un quartetto d’eccezione: il Classic movies quartet di Vincenzo Macrì, Paola Riccardi, Francesco Scalzo e Gaetano Bongarzone, che si alterneranno con le poesie di Borges declamate dall’attrice Romina Mazza e con le coreografie ideate da Giovanni Calabrò. LE ESCURSIONI. La riscoperta e la valorizzazione del nostro territorio saranno un altro dei momenti importanti del Festival d’Autunno. Sei escursioni organizzate pensate per divulgare i luoghi più belli della regione, tra testimonianze storiche e paesaggi incontaminati. Un modo nuovo per conoscere da più vicino la nostra Calabria. Tutte le escursioni saranno a pagamento e prevedono un minimo di 15 persone. Per ulteriori approfondimenti consultare il sito www.festivaldautunno.com e per prenotazioni scrivere a info@festivaldautunno.com Gli appuntamenti saranno gratuiti e si svolgeranno in conformità a quanto prescritto dai vigenti ordinamenti legislativi per il contrasto e il contenimento del Covid 19. L’ingresso sarà consentito se muniti di Green Pass e sarà fino a esaurimento posti, con esclusione del Teatro Politeama dove sarà necessaria la prenotazione scrivendo a info@festivaldautunno.com. Per eventuali informazioni rivolgersi al numero telefonico 351 7976071, o consultare il sito www.festivaldautunno.com.

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