“Dalle Americhe lontane, storie di emigrazione e di riscatto. Si va al Tarantella Power Festival”. Eugenio Bennato sul palco del Tarantella Power, edizione numero XVII, lunedì sera ha chiuso davvero in bellezza, nel suggestivo scenario del Parco Archeologico Gianmartino, simbolo delle tradizioni e delle radici che nutrono le comunità vive per accompagnarle verso il futuro. Senza memoria non c’è prospettiva né speranza, lo si coglie sempre nel Sud cantato da Eugenio Bennato, acclamato da un tappeto di estimatori accorsi da ogni angolo dalla provincia per lasciarsi avvolgere e spingere dal ritmo della taranta: è il suono dell’identità mediterraneo, fatta di colori, sapori vita e soprattutto di ritmo, quello che Bennato canta come una entità spirituale che unisce tutti in un solo abbraccio. Nell’ultima serata del “Tarantella Power”, Bennato canta con i Phaleg definendoli “grandi maestri della musica popolare calabrese, sono tra i primi firmatari del manifesto Taranta Power, dal 1998 alfieri della tarantella calabrese”. Danilo Gatto, Sasà Megna, Antonio Critelli, sono sul palco con i Musicanova, e un quarto elemento scritturato per l’occasione, il bassista Filippo D’Asta bassista, scritturato per l’occasione bravo musicista di Tiriolo. E in questa serata speciale il pensiero si alza cielo ad un altro “Phaleg”, il compianto chitarrista Pietro Aldieri. Riuniti nel 2021 per questo progetto speciale con Eugenio Bennato, negli ultimi anni il percorso è più lento e variabile, ma l’amato e apprezzato gruppo calabrese Phaleg è nato nel 1995 da un’idea di Danilo Gatto e Salvatore Megna, il cui sodalizio si era venuto sperimentando per oltre un decennio all’interno del gruppo Re Niliu, formazione che avevano contribuito a far nascere. Alla base c’è la passione per la musica Tradizionale e la voglia di esprimersi e di sperimentare in forme nuove, e sul percorso si ritrova anche Antonio Critelli, che assieme a Danilo Gatto è il direttore artistico del “Tarantella Power”. “I miei maestri sono stati la gente anonima del profondo sud, con le voci e gli strumenti che sono espressione di un umanità sommessa che viene dal Mediterraneo e ha dato voce ai flussi migratori della storia. Musica reale e concreta con un ritmo che nasce e vive nel contatto diretto tra la gente, al di fuori dalle logiche del mercato”, spiega Bennato mentre suona con una formazione straordinaria che ci regala storie di confini, migranti e un’umanità da raccontare. Nel mezzo mari, deserti, montagne e tutto il carico della musica del Sud. E si balla con melodie intramontabili che vanno da “W chi non conta niente” a “Mediterraneo”, da “Ninco Nanco” a “Ritmo di contrabbando”, “Briganti se more”, “Mon pere et ma mere”, “Il sorriso di Michela”, fino a tarda notte nella massima sicurezza grazie agli impeccabili controlli del rispetto delle norme anti-covid e del Green Pass. E nel pubblico c’è anche un amico speciale per Eugenio Bennato, un napoletano doc che chiama sul palco per regalargli una maglietta “rivoluzionaria”: il sindaco di Napoli, e candidato alla presidenza della Regione Calabria, Luigi De Magistris. Soddisfatto anche il sindaco di Tiriolo, Domenico Greco: c’è da ricordare, infatti, che l’evento è cofinanziato dalla Regione Calabria con i fondi destinati agli eventi culturali e affidato alla direzione artistica dell’Arpa, che fa parte dell’associazione temporanea di scopo costituita assieme al Comune di Tiriolo. “Il Tarantella Power è un festival dalla valenza straordinaria per il nostro territorio, non solo dal punto di vista culturale ma anche da quello sociale. Il nostro comune mette a disposizione questo immenso patrimonio a tutti i calabresi, per dare voce alle nostre eccellenze e declinare al meglio le vocazioni del territorio sotto il profilo storico, archeologico, enogastronomico e artigianale”.