Storia romanzata e romanzo storico per raccontare l’epopea dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti
Storia romanzata e romanzo storico. Mimmo Gangemi ci regala un grande capolavoro con il suo “Il popolo di mezzo”. Libro protagonista del secondo appuntamento con la rassegna letteraria “Liber@Estate”, a Soverato. Nello slargo antistante la libreria “Non ci resta che leggere”, introdotto dal saluto del presidente della “Fondazione Scoppa”, l’avvocato Sandro Scoppa, e dal commento del giornalista Francesco Pungitore, lo scrittore ha delineato le caratteristiche di un’opera molto apprezzata dal pubblico e dalla critica, tanto da conquistare una candidatura alla più recente edizione del “Premio Strega”. “Il popolo di mezzo” racconta l’epopea dell’emigrazione italiana, in particolare siciliana, negli Stati Uniti. Né bianchi, né neri: popolo di mezzo, appunto, i nostri connazionali che, nei primi anni del ‘900, raggiungevano la loro terra promessa, scontrandosi contro un muro di pregiudizi. Sotto i colpi della delusione, i protagonisti sono animati da slanci di ribellione che prendono due strade diverse: la rivolta anarchica bombarola e la sublimazione “colta” nella musica jazz. La prosa unica e inimitabile di Gangemi raggiunge, in questo libro “duro e struggente”, vette di elevatissimo spessore letterario. La definizione di capolavoro, dunque, appare necessaria e consequenziale. La rassegna “Liber@Estate” è promossa dalla Fondazione Scoppa, con la direzione artistica di Daniela Rabia. Prossimo appuntamento il 12 agosto, come sempre a Soverato, libreria “Non ci resta che leggere”.