Riceviamo e pubblichiamo: SATRIANO –  Quando in un territorio si compie, giungendo a buon fine, la realizzazione di una importantissima opera che cambierà la vita di quella popolazione nell’intero circondario, sicuramente è festa grande ed è più che giusto esultare, tenuto conto che le Amministrazioni comunali in carica debbono ancora affrontare ulteriori e diligenti impegni per la continuazione dei procedimenti amministrativi e della presa di coscienza che finalmente una opera vede la luce dopo anni ed anni di difficoltà di ogni genere. E’ noto a tutti che per realizzare progetti, per ottenere finanziamenti, per snellire le pastoie burocratiche che imbrigliano questo dannato paese, ne passano di anni, per cui a volte le nuove generazioni non conoscono, ne hanno mai conosciuto, il lavorio continuato ed incessante di chi si trovava ad amministrare nei tempi antecedenti l’opera stessa. Questo è accaduto precisamente nella preparazione e nell’ottenimento del lauto finanziamento per il Depuratore Consortile, che finalmente giunge all’approdo e che ci vede tutti soddisfatti. Non così si può dire del commento e delle considerazioni che il Sindaco di Soverato Ernesto Alecci fa a margine della panoramica foto che troneggia sulle pagine Facebook e che vede immortalate le immagini festanti di molti attuali amministratori.Quando il Sindaco Alecci ringrazia le quattro attuali amministrazioni, che hanno sbrigato le pratiche più recenti di fine percorso, quando ormai la tavola era quasi imbandita, dimentica, non so se per deplorevole svista o per scelta calcolata, di citare il duro e pesante impegno affrontato al tempo dal Sindaco Drosi, dal Sindaco Mancini, assieme a Davoli e San Sostene.Al tempo, i cittadini di Satriano lo sappiano, far diventare il Comune di Satriano capofila del Progetto consortile fu opera di Drosi quando, peraltro c’era tra la popolazione, un dubbio dilagante ed alimentato ad arte, circa la bontà e la funzionalità dell’opera. Drosi con la sua amministrazione ci credette, assorbendo però le pesanti accuse di essersi venduto a Soverato chissà a quale prezzo, attirando nel nostro territorio gli escrementi degli altri comuni.Il Sindaco Alecci, che è del mio stesso partito, se lo è ancora, saprà che fino ad ieri Drosi è dovuto intervenire sia in TV che sui giornali per difendere ancora una volta la bontà dell’opera dagli attacchi di Curatola, consigliere di minoranza di Satriano, che ne ha sempre sollevato ampie riserve sul progetto. Noi non andiamo cercando gloria e non abbiamo fame di riconoscimenti, ma invitiamo chiunque, quando si interviene, a seguire il motto evangelico che così recita: ”Date a Cesare quel che e’ di Cesare. Date a Dio quel che e’ di Dio”, sarebbe molto più giusto, corretto ed onesto..!!!!Rag. Francesco Mercurio, Segretario di Circolo del PD di Satriano

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