Il ‘Renato Dulbecco Institute’, che sarà realizzato nei locali della Fondazione Terina, nell’ex area industriale della città, grazie anche all’attuazione di sofisticati laboratori in GMP e GLP, realizzati secondo standard europei, è una realtà scientifica di fondamentale importanza perché darà l’opportunità a centinaia di ricercatori delle Università di Cosenza e di Catanzaro, di poter crescere, formarsi e lavorare nella propria terra su progetti di biotecnologia che il mondo intero vorrà adottare nella lotta alle pandemie e alle patologie ancora incurabili. Ma una occasione da non perdere per il nostro territorio, per le ricadute positive che una struttura così prestigiosa potrà avere su attività, imprese, aziende che si ritroveranno nel circolo virtuoso dell’Istituto. La decisione di affidare la guida di questa struttura ad una personalità di spicco come Roberto Crea, scienziato di fama mondiale, dà ancora più forza e contenuti a questa sfida”. E’ quanto afferma il segretario provinciale di Confartigianato Catanzaro, Raffaele Mostaccioli. Roberto Crea, originario di Reggio Calabria, è il padre delle biotecnologie, e dopo 40 anni di attività in California, tornerà nella sua regione. Per me è un grande onore comunicare di essere stato contattato dal professore Crea e dal professore Giuseppe Nisticò, commissario dell’Istituto in cui si integrano sanità, ricerca scientifica, medicina territoriale ed economia con la richiesta di fare da porte tra l’Ente e il territorio – spiega Mostaccioli – raccordando l’Istituto e le imprese nell’avvio di un confronto e di un percorso virtuoso per la realizzazione di quella che è un’idea lungimirante e dal valore scientifico inestimabile per la nostra regione, vale a dire la creazione di una vera e propria  “Calabria Silicon Valley””.

Indietro