Scoprire e visitare paesi, borghi, attraversare paesaggi rurali in sella a una bicicletta è sempre una grande emozione. L’assegnazione alla Ciclovia dei Parchi, dalle montagne al mare della Calabria dell’edizione 2021 dell’Italian Green Road Award, l’Oscar italiano del cicloturismo giunto alla sesta edizione che ogni anno viene assegnato alle “vie verdi “, è una ulteriore occasione di sviluppo perché permette al cicloturista di godere di percorsi che intrecciano natura e cultura, enogastronomia e paesaggi. E in Calabria – commenta Coldiretti Calabria – è un bel vedere e vivere nell’avventura immersi nel verde con paesaggi mozzafiato.  La  ciclovia calabrese premiata, attraversa l’intera dorsale appenninica regionale di ben 545 chilometri; inizia a Laino Borgo (Cosenza) e termina a Reggio Calabria, interessando un’area protetta molto ampia di circa 350mila ettari lungo quattro parchi, l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre, attraversando 60 tra città, paesi e borghi e si intreccia anche con il Cammino Basiliano valorizzando le radici della Magna Graecia. Un vivo ringraziamento va a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto.  Negli ultimi anni  sulla base dei dati ISTAT – sottolinea Coldiretti – si va intensificando diffusione delle piste ciclabili e mentre scoppia il grande caldo con milioni di turisti in vacanza in località di mare e montagna e città grazie al green pass con l’avanzare della campagna di vaccinazione dopo l’emergenza Covid, la bicicletta diventa un mezzo molto usato con benefici per l’ambiente e la salute. Gli appassionati del pedale – evidenzia Coldiretti – di solito portano in viaggio la propria bicicletta personale con anche un kit per la manutenzione, ma c’è anche chi si affida anche ai servizi di “bike sharing” con un’offerta di due ruote che sta via via crescendo e molti agriturismi la mettono a disposizione dei clienti. Dobbiamo aggiunge Coldiretti – continuare a tenere fede alla motivazione del premio che riconosce alla Regione ” l’impegno in un progetto di valorizzazione del turismo sostenibile e della mobilità lenta”; continuare quindi ad irrobustire le zone rurali e anche urbane di piste ciclabili e creare le condizioni per diventare territorio “bici friendly”, perché attorno a questa realtà con una serie di tappe,  si potrà sviluppare un circuito positivo di aziende agricole che potranno ristorare i cicloturisti e far conoscere i loro prodotti.

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