L’IIS “Guarasci- Calabretta” non ha permesso al Covid-19 di fermare quelli che sono gli obiettivi della scuola, una scuola che è sempre attenta, non solo alla preparazione culturale dei suoi alunni, ma anche alle loro problematiche sociali e scolastiche. Giorno 21 Maggio, a conclusione del modulo “Bullismo e Cyberbullismo nel triennio” del progetto PON Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.2. sottoazione 10.2.2A “Competenze di base”. sviluppo del pensiero logico e computazionale e della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale”, finanziato con i Fondi Strutturali Europei Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 al quale hanno partecipato molti alunni del triennio dell’ITE, seguiti dalle prof.sse Antonella Viscomi (Tutor) e Maria Assunta Pascuzzo (Esperta), è stato realizzato un murales nella scalinata di ingresso della sede centrale dell’ITE , dall’artista Claudio Chiaravalloti che, con le sue magiche bombolette, fa sì che il muro dell’ITE diventa un messaggio animato degli studenti contro il fenomeno del Bullismo e Cyberbullismo.
“Mi complimento – ha sottolineato il D.S. Vincenzo Gallelli – con tutti coloro che hanno reso possibile questo lavoro. La nostra scuola promuovendo tali progetti vuole mandare un messaggio forte per combattere e prevenire il bullismo, serve infatti l’aiuto e l’impegno di tutti: dai genitori, dalle istituzioni agli stessi ragazzi che ne sono vittima. La prevenzione e la sensibilizzazione sono fondamentali per educare al senso civico, al rispetto di sé e degli altri.”
La realizzazione del murales all’interno della nostra scuola è stato fortemente voluto dai ragazzi che hanno partecipato al PON e dalla tutor e dall’esperta ed anche la scelta della parete non è stata casuale, ma studiata, insieme alla collaboratrice del DS, la prof.ssa Perri Susanna, scegliendo una via di passaggio per tutti i ragazzi che la mattina entrano nelle loro classi. L’obiettivo da perseguire è far comprendere fino in fondo la gravità di questo comportamento deviante che investe tutto l’ambiente sociale.
Antonella Viscomi