“Fai anche tu la tua parte: per contrastare la presenza dei rifiuti che vedi sulle spiagge e che finiscono in mare, ogni tua scelta quotidiana è importante e può fare la differenza”. Con questo slogan Legambiente invita tutti questo week-end – 14, 15 e 16 maggio – a partecipare all’edizione 2021 di Spiagge e fondali puliti, la campagna di volontariato ambientale che riprende il via dopo lo stop del 2020 legato alla pandemia e alle misure del lockdown.
Contest fotografico
La campagna 2021 sarà anche caratterizzata da un contest fotografico attraverso il quale Legambiente inviterà tutti a condividere su Instagram le foto del “bottino” di rifiuti con gli hashtag #CiPiaciUnSacco e #SpiaggeFondaliPuliti e taggando l’associazione ambientalista nei tuoi post! Le foto più simpatiche vinceranno una shopper in tessuto “Ci Piaci un sacco!”
Appuntamenti in Calabria
In Calabria, dopo i monitoraggi di beach litter già effettuati sugli arenili di Isola Capo Rizzuto, Cariati ed altre spiagge calabresi, le iniziative di pulizia programmate al momento dai circoli locali di Legambiente sono previste nelle giornate di venerdì 14 e sabato 15 maggio sulle spiagge di Santa Domenica di Ricadi e di Nicotera e nella giornata di sabato 23 maggio a Stalettì sulla spiaggia di Caminia e ad Isola Capo Rizzuto sulla spiaggia dei Gigli. Altri appuntamenti che si aggiungeranno, saranno comunicati sulla pagina facebook di Legambiente Calabria. «La campagna spiagge e fondali puliti – afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria– è particolarmente importante nella nostra regione perché oltre alla rimozione dei rifiuti, si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul grave fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nell’ambiente. Si tratta di una battaglia di civiltà perché chi abbandona un rifiuto nell’ambiente non solo commette un atto illegale, ma sta avvelenando il territorio, i corsi d’acqua ed il mare e sta pregiudicando la nostra salute. Basterebbe anche solo pensare che i rifiuti spiaggiati che arrivano in mare attraverso i fiumi o dagli scarichi non depurati, sono composti prevalentemente da plastica, uno dei principali nemici del mare e della biodiversità.Le specie marine minacciate direttamente o indirettamente dalla plastica nel Mediterraneo sono circa 260, senza contare che le plastiche, degradate a microplastiche, vengono ingerite dai pesci ed entrano nel nostro ciclo alimentare».
Top Ten dei rifiuti spiaggiati
Anche quest’anno si confermano al primo posto nella top ten dei rifiuti spiaggiati, gli oggetti e i frammenti di plastica o di polistirolo non identificabili, che insieme rappresentano circa il 29% dei rifiuti registrati. Al terzo posto imozziconi di sigarette (l’8,7% dei rifiuti rinvenuti), seguiti da tappi e coperchi in plastica (8,3%), cotton fioc in plastica (5,4% dei rifiuti monitorati). Questi ultimi sono il simbolo per eccellenza di maladepurazione (spesso infatti vengono gettati nel wc) e in Italia sono al bando in favore di alternative più sostenibili e compostabili. Al sesto posto troviamo le bottiglie e contenitori in plastica per bevande (4,3%), seguiti dalle stoviglie usa e gettain plastica (bicchieri, cannucce, posate e piatti di plastica) con il 3,8%. All’ottavo posto reti o sacchi per mitili o ostriche (3,2%), seguite da materiale da costruzione (calcinacci, mattonelle, tubi di silicone, materiali isolanti) con il 2,5%. A chiudere la top ten oggetti e frammenti in plastica espansa (non polistirolo) (2,3%) ritrovati soprattutto presso la foce dei fiumi Uniti a Ravenna.