Tre murales. Tre fantastiche opere che campeggiano nel centro storico. È l’arte del pittore squillacese Francesco Lioi, dirigente dell’Asp di Catanzaro in pensione, noto al grande pubblico per i suoi quadri che da diversi anni dipinge e mette in mostra. Ora si sta dedicando ai murales, per ravvivare vecchi muri di vicoli del centro storico di Squillace. «Non ho – ci racconta – la velleità di rappresentarmi come un vero artista, ma semplicemente l’amore verso la stessa arte che da circa 50 anni coltivo e l’affetto che porto verso questa bellissima nostra città di Squillace». Per tutto questo, Lioi è stato ispirato dal tentativo di lasciare un segno che potesse soddisfare il suo animo, il suo spirito, e cercare di scrivere una nuova pagina di storia per la città. «Così – ci dice – ho cercato e sto cercando di portare un filone vissuto, realmente, da parte di tutti noi, ma che oggi, la società attuale non ricorda tanto facilmente, pur avendo un significato essenziale per la nostra formazione culturale». Il primo soggetto del murale, realizzato in via Roma, è quello della figura di un qualsiasi concittadino che, con la volontà e la determinazione, riesce a curvare e battere il ferro, fino e raggiungere il proprio obiettivo e metterlo anche a disposizione degli altri. Il secondo riguarda il segno di quella fede cattolica che la stessa Squillace ha nel cuore e vissuto nei tempi passati e che ancora oggi sta dimostrando, soprattutto da parte della donna che continua ad alimentare, con la rappresentazione del fuoco nel braciere, ed in particolare con la devozione verso la Madonna. E poi, quel portone aperto, come segno dell’ospitalità squillacese e, che, si augura lo stesso Lioi, non dovrà mai venire meno. Il terzo murale è in fase di lavorazione, non è ancora completato, ma comprende un grazie doveroso alla donna, per tutto ciò che ha dato e sofferto sulla condizione sociale della propria vita. Per quanto riguarda la tecnica, si tratta di colore acrilico a getto su muro grezzo e senza alcuna preparazione di base. Tre preziose opere messe alla fruibilità di tutti. Ma si spera che Lioi ne realizzi altre. E tutti sperano che anche gli altri artisti squillacesi mettano in pratica il loro ingegno per fare di Squillace, oltre che la città della cultura e della ceramica, anche la città dei murales.
Carmela Commodaro