«Caro sindaco, non ci siamo». Comincia così un messaggio del consigliere comunale di opposizione Enzo Zofrea sulla situazione Covid a Squillace. Zofrea parla di gestione della pandemia da parte del sindaco Pasquale Muccari assolutamente inadeguata. «Insieme a noi – aggiunge – trova inadeguata la sua azione gran parte della cittadinanza che chiede una gestione più attenta e partecipata della stessa da parte sua. La sua comunicazione, sempre più criptica e rarefatta, tra l’altro utilizzando il suo profilo social personale, non accessibile a tutti per la sua “allergia” a chi da lei dissente, non tranquillizza assolutamente la nostra gente. Aumenta lo smarrimento, un totale silenzio soprattutto in riferimento a quanto accade nei comuni vicini. Ovunque le amministrazioni comunali, con in testa il sindaco, si sono prodigati nel rendere alla popolazione una seria ed esaustiva comunicazione sul numero di casi. Ovunque le amministrazioni comunali, con in testa il sindaco, si sono prodigati nell’erogare servizi importantissimi come l’effettuazione dei tamponi. A Squillace assolutamente niente». Zofrea fa riferimento anche alla tenda issata nei giorni scorsi davanti alla sede del poliambulatorio dell’Asp che ora risulta crollata, «metafora – sostiene il consigliere – del suo fallimento in un momento tanto tragico per la nostra collettività». «La sua affermazione “l’esecuzione di tamponi, soprattutto di quelli antigenici, rappresentano una pratica che deve essere eseguita da personale qualificato e allenato” – sottolinea Zofrea – quasi a voler giustificare la mancanza di un serio screening nella nostra città, non rende merito all’intelligenza di noi cittadini e non rende merito alla professionalità di tanti operatori sanitari che svolgono tale attività il più delle volte volontariamente. È chiaro che l’attività deve essere svolta, per come è svolta, in maniera professionale. In conclusione, pur rendendole merito con la solerzia con la quale, da medico, svolge la sua professione, la sollecitiamo ad un concreto cambio di rotta relativamente al suo ruolo istituzionale ribadendole la mia completa disponibilità alla collaborazione nella convinzione che, nel contesto attuale, a poco servono le divisioni e i personalismi».
Carmela Commodaro