È on-line da pochi giorni il brano “L’ultimo ballo d’ estate”, scritto da Graziella Franchini (“Lolita”) e interpretato dalla cantante Annamaria Falbo, originaria di Sersale. Il brano, registrato presso la “Smile Records” di Casalnuovo di Napoli e prodotto dalla Mi.Pa.Eventi di Catanzaro, la cui ottimizzazione video è stata curata da Michele Ligarò, ha raggiunto nel giro di poche ore diverse visualizzazioni. Una meravigliosa interpretazione, quella fornita da Annamaria, che ha stupito molte persone, non solo per le ottime capacità canore dell’artista sersalese, ma soprattutto per l’interpretazione senza tempo. Laureata all’Unical in Scienze dell’amministrazione, ad un passo dal conseguimento della specializzazione in Management, Annamaria è moglie di Antonio e mamma di Carmine, che condividono con lei la passione per un’arte che l’accompagna da sempre: la musica. «Se dovessi dare una data di inizio alla mia passione per il canto – racconta Annamaria Falbo – probabilmente dovrei fare un’emozionante viaggio nella memoria a ritroso e ritrovarmi alle origini della mia esistenza. Risuonano ancora, come fosse oggi, le cassettine registrate con lo stereo in cameretta. Con disinvoltura e passione mi lasciavo trascinare dalle note, cimentandomi in divertenti esibizioni. Davanti a me un pubblico speciale: la mia mamma, Filomena». Annamaria adorava cimentarsi sulle note dei cartoni preferiti e soprattutto amava contemporaneamente personalizzarne i testi con un tocco di interpretazione buffa e poetica, caratteristica affinata negli anni del liceo attraverso la scrittura. La professoressadi lettere amava scherzosamente definirla “poetessa dell’immaginazione”. Forse l’animo artistico porta con sé tante sfumature fatte di estrema sensibilità, empatia e curiosità verso tutto ciò che è arte o emozione. «Il canto – aggiunge – mi fa sentire libera e soprattutto mi rende felice, perché so di realizzare un po’ anche il sogno del mio papà, Antonio, a sua volta musicista e appassionato di musica sin da bambino. La mia famiglia ha avuto un ruolo fondamentale in tutto questo, supportandomi e insegnandomi l’importanza del “non temere”. Così canto per me stessa e per loro, pronta a dare il meglio nella vita e sul palco». Lo stesso palco che Annamaria ha varcato per la prima volta all’età di 10 anni.La spensieratezza e la leggerezza di quel giorno ha fatto largo all’incredibile sensazione che oggi, a 30 anni, sente addosso: il pensiero di non poter vivere senza cantare. Un viaggio nel mondo della musica, quello intrapreso, che le ha dato la possibilità di misurarsi attraverso molte esperienze. «Sono stata invitata – racconta ancora – a rassegne musicali promosse dal mio Comune di residenza, Sersale, e dalla mia scuola. Ho partecipato a svariate serate di musica nei paesi limitrofi, mi sono cimentata nell’arte dell’intrattenimento in occasione di matrimoni e cerimonie in genere, con un piccolo tocco di timidezza in più, fino al giorno in cui decisi di iscrivermi ad un’accademia musicale e studiare (anche se per pochi mesi) la tecnica del canto da vicino. Durante questa frequentazione ho cantato in teatri, piazze, in giro per la Calabria e non solo: l’accademia ci portò fino a Sanremo ad esibirci nel locale che fiancheggia l’Ariston. Nel 2008, con l’avvio del percorso universitario, ho concesso a me stessa una piccola pausa, per poi improvvisamente riscoprire, a distanza di tempo, una passione che non era svanita, anzi, tornava a farsi sentire più forte di prima. Pronta ad essere mostrata al mondo». Annamaria, dunque, riprende a cantare in gruppi musicali dal vivo, dal folk al rock e al neo-melodico, partecipando, inoltre, a vari concorsi estivi di canto, arrivando in alcuni prima classificata. «Oggi faccio parte – aggiunge – di un gruppo musicale, il “Michele Ligarò live show” e apro gli spettacoli con la “Cover band Nomadi – Un pugno di sabbia”. Una “famiglia” all’interno della quale sono approdata grazie all’incontro con il frontman Michele Ligarò, titolare dell’agenzia di spettacoli Mi.Pa.Eventi. Lui mi ha proposto di riportare alla luce la storia e la musica dell’artista Lolita». «A Michele Ligarò – conclude Annamaria Falbo – vanno i miei più veri e sinceri ringraziamenti per avermi fatto ritrovare il coraggio che serve per affrontare il palco sempre con umiltà e semplicità. L’idea di poter interpretare al giorno d’oggi un personaggio con una storia così piena e ricca di vicissitudini artistiche ed emotive mi rende enormemente orgogliosa e onorata».

Carmela Commodaro

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