In occasione della ricorrenza dell’8 marzo, l’associazione Universo Minori, che da anni svolge attività di volontariato presso il carcere maschile di Catanzaro ha regalato alle donne poliziotto in servizio presso l’istituto dei fasci di mimosa. “Un omaggio ad un lavoro di frontiera” commenta la direttrice Angela Paravati, che spiega: “Presso questa Casa Circondariale, in cui sono ristretti oltre seicento detenuti uomini, accanto all’organico maschile del personale di polizia penitenziaria ci sono anche una quindicina di donne poliziotto, che danno il loro contributo in svariati settori, ma in particolare nei contatti con le famiglie ed i figli minori dei detenuti, soggetti a varie limitazioni durante il periodo di emergenza epidemiologica.” Ed è proprio qui la ragione dell’omaggio dell’associazione Universo minori, presieduta dall’avvocato Rita Tulelli, da sempre presente con un’intensa attività per favorire il mantenimento dei rapporti affettivi tra i genitori detenuti ed i loro bambini. Per un bambino entrare in un carcere per visitare un genitore è sempre un impatto pesante: in queste situazioni la presenza di una figura femminile può attutire le difficoltà. I bambini sono spesso il principale incentivo ad intraprendere un percorso rieducativo che possa anche restituire ai detenuti, una volta liberi, in modo pieno, il ruolo di genitore. Quello delle donne in servizio nel Corpo di Polizia Penitenziaria è un lavoro poco conosciuto all’esterno: eppure tra loro molte sono impiegate negli uffici amministrativi, nei servizi di traduzione ed in vari settori strategici. Lo stesso comandante di reparto presso il carcere di Catanzaro è una donna, il commissario capo Simona Poli.