Un possibile sviluppo della Calabria incentrato su cinque “T”: talento, turismo, tecnologia, territory-care e tempo. La proposta è di Franco Caccia, sociologo e assessore alla programmazione e al turismo del Comune di Squillace. L’appello è rivolto alla politica calabrese e ai candidati alle prossime elezioni regionali. Caccia, infatti, sostiene che solitamente si parla più di nomi e di tatticismi e meno di proposte serie e di programmi concreti. Come invertire la tendenza? La ricetta, per Caccia, è basata sulle progettualità possibili per valorizzare le risorse e le opportunità disponibili nei territori. «Innanzitutto – puntualizza il sociologo-assessore – occorre che ciascuno abbia la possibilità di riconoscere e far crescere il proprio talento. Penso a spazi polivalenti e opportunità per la pratica delle discipline sportive e artistiche. Per il settore del turismo è necessaria una nuova organizzazione dell’offerta, mettendo il turista nelle condizioni di conoscere di più il territorio e puntando a nuove forme di fare vacanza come il turismo delle radici, la terza età, quello salutare e sportivo. Fondamentale anche la valorizzazione delle coste calabresi con moderni porti turistici». Per Caccia, inoltre, bisogna approfittare delle risorse finanziarie in arrivo per recuperare i ritardi nell’ambito dell’innovazione tecnologica e dell’economia “green”; ed un’urgenza è diventato anche incentivare e qualificare l’offerta dei servizi territoriali per la cura della salute dei cittadini. «È fondamentale – aggiunge – incentivare i servizi di prossimità, come quelli per la cura a domicilio delle persone anziane, sole e fragili». Infine, il tempo. Secondo Caccia, la classe dirigente (che «le forze politiche devono selezionare in maniera adeguata») deve riuscire a fare “presto e bene” tutto il necessario per rilanciare l’immagine e la qualità di vita della Calabria.
Carmela Commodaro

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