Abbiamo accolto con entusiasmo l’attenzione posta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito al sostegno economico pianificato per l’integrazione e la stabilizzazione, all’interno della struttura degli Ambiti e dei Comuni, di nuovi Assistenti Sociali. Tuttavia, dalla lettura approfondita del Decreto del Ministro del 4 febbraio 2021, relativo alla concessione dei contributi previsti dall’ultima Legge di Bilancio per il potenziamento dei servizi sociali comunali, ci è apparsa da subito evidente una contraddizione tra gli scopi dello stanziamento di bilancio e l’effettiva attuazione della normativa. Infatti, sebbene il Decreto si ponga l’obiettivo di potenziare il sistema dei servizi sociali aumentando il numero di assistenti sociali sul territorio, attraverso la riduzione del rapporto tra assistenti sociali e popolazione residente fino ad almeno 1 assistente ogni 5.000 residenti, in concreto, così come è scritta, rende praticabile questa strada solamente a quegli Ambiti/Comuni che hanno già un rapporto di uno ogni 6.500 residenti. In tal modo verrebbero penalizzati proprio quei territori in cui il rapporto è più alto e quindi la necessità di potenziare i servizi risulti maggiore. Al riguardo, parallelamente all’avvio della ricognizione richiesta e relativa alla dotazione di Assistenti Sociali per ogni Comune dell’Ambito, abbiamo inviato, già in data 15 febbraio 2021, una mail certificata al Ministero (e per conoscenza agli ambiti della Calabria) chiedendo delucidazioni e auspicando una rettifica dei termini e delle condizioni previste dalla recente normativa. Appare, infatti, quantomeno poco lungimirante che la normativa premi quegli Ambiti dove già la rete dell’assistenza sociale è più strutturata e diffusa sul territorio, impendendo di fatto a quei territori dove maggiore è la necessità di rispondere in maniera adeguata ai bisogni storici ed emergenti del disagio sociale, di utilizzare le risorse statali finalizzate a questo scopo, concentrati in massima parte nel Meridione d’Italia. L’Ambito di Soverato, composto da ben 28 Comuni, si è sempre contraddistinto per l’attenzione posta nei confronti dei fabbisogni evidenziati dalla comunità in materia di politiche sociali, nonostante le dotazioni disponibili sempre più risicate. E’ indubbio che la possibilità di ampliare l’organico, in maniera diffusa sul territorio, potrebbe garantire un ulteriore aumento e un deciso miglioramento della capacità di risposta nei confronti dei bisogni della popolazione. Auspichiamo che, grazie anche al nostro intervento, le disposizioni vengano al più presto rettificate, ampliando, di fatto, la possibilità di utilizzare i fondi anche a quei territori che allo stato attuale non rispettano i parametri previsti dal Decreto Ministeriale e garantendo parità di accesso agli stessi da parte di tutti i territori, soprattutto quelli che storicamente ne hanno più necessità.

IL SINDACO Ernesto Francesco Alecci
Ambito Politiche Sociali di Soverato

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