“Chiediamo alle autorità preposte di eliminare questa assurda discriminazione”
CATANZARO – Chiarimenti sul piano straordinario di vaccinazione anti Covid – 19 per il personale infermieristico.
Li chiedono la presidente Giovanna Cavaliere e il consiglio Direttivo dell’Opi Catanzaro; i presidenti di Opi Crotone e Vibo Valentia, Giuseppe Diano e Stefano Moscato oltre alla Presidente dell’Ordine delle Ostetriche di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Concetta Ludovico.
I rappresentanti provinciali di infermieri e ostetriche hanno trasferito tutti i loro dubbi nella missiva congiunta indirizzata al Presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì; al Commissario della Sanità Guido Longo; al Soggetto Attuatore per l’Emergenza Covid, Antonio Belcastro e al Dirigente Generale del Dipartimento Salute, Francesco Bevere. Per conoscenza, lo scritto è stato inviato anche al Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro Gianluca Raffaele e al Dirigente Medico della stessa Azienda, Francesco Talarico. «Da un’attenta lettura del Piano – si legge nella comunicazione – emessa dal soggetto attuatore della Regione Calabria, si evince che del gruppo individuato come prioritario a cui offrire il vaccino in Fase 1, incredibilmente, non fa parte la categoria degli infermieri e delle ostetriche liberi professionisti nonché degli infermieri e ostetriche inoccupati regolarmente iscritti all’Albo e pensionati». Gli scriventi sottolineano «la circostanza – è scritto ancora – che dell’Albo degli Infermieri della Provincia di Catanzaro (inserire anche Provincia Vibo e Crotone?) fanno parte anche gli infermieri e le ostetriche liberi professionisti oltre agli infermieri e ostetriche inoccupati regolarmente iscritti all’Albo e pensionati che, al pari degli stessi infermieri e ostetriche di strutture ospedaliere pubbliche, private e private accreditate, hanno bisogno di essere inseriti al primo posto della Tabella 1, allegata al Dca, in quanto operanti sul territorio ed a stretto contatto con i pazienti che hanno necessità di cure domiciliari».
Queste le premesse a cui, netta e senza giri di parole, segue la richiesta alle
autorità destinatarie del messaggio epistolare: «Chiediamo l’immediato inserimento della categoria degli infermieri e ostetriche liberi professionisti
nonché degli infermieri e ostetriche inoccupati, regolarmente iscritti all’Albo e pensionati all’interno della Tabella 1 “Priorità dei gruppi a cui offrire il vaccino in Fase 1”, al fine di risolvere la evidente anomalia che ha creato una ingiustificata esclusione dei nostri colleghi dalla somministrazione del vaccino».