Sarà lutto cittadino a Chiaravalle Centrale nel giorno dei funerali dell’ex garante dell’Antitrust, ex viceministro allo Sviluppo economico ed ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà (ritratto in foto proprio a Chiaravalle con l’ex sindaco Nino Bruno, ndr). Lo ha deciso il sindaco, Domenico Donato, in sintonia con la giunta comunale. L’avvocato Catricalà era, dal 2005, cittadino onorario di Chiaravalle, paese nel quale affondava le sue radici familiari. A Chiaravalle erano nati il nonno Toni, sindacalista antifascista mandato al confino da Mussolini, e il papà Celestino, noto principe del Foro catanzarese. A Chiaravalle vivono, ancora oggi, cugini e parenti dell’ex magistrato che solo pochi giorni fa aveva compiuto 69 anni. La notizia della morte improvvisa di Antonio Catricalà, avvenuta oggi a Roma, ha provocato reazioni di dolore e profondo cordoglio nel centro delle Preserre. “Una tragedia” ha sottolineato, commosso, il sindaco Donato, nel rivolgere il proprio pensiero “all’uomo, al politico, all’esemplare servitore dello Stato”.
Dai primi accertamenti investigativi, Catricalà si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla tempia. La moglie, agli inquirenti, avrebbe parlato di un profondo stato depressivo probabilmente derivante, secondo successive indiscrezioni apparse su diverse testate giornalistiche, dalla recente diagnosi di un male incurabile.