Ricorrono oggi i 300 anni (1721-2021) dalla scoperta dell’immagine della Madonna della Consolazione di Brognaturo. Per l’occasione è stato indetto l’anno dell’indulgenza plenaria. La storia racconta che “durante alcuni lavori di ristrutturazione della chiesa un muratore scopre un affresco raffigurante la Madonna con il Bambino. Stupito dalla scoperta cerca di ricoprire l’immagine, ma nonostante gli sforzi per ricoprirla, l’immagine ricompare. Si diffonde la notizia del ritrovamento e tanta gente accorre a vedere l’immagine; tra la gente accorsa vi era anche un uomo storpio che davanti alla Madonna col Bambino proferì l’invocazione: sii per sempre la nostra consolazione. Quell’uomo guarì e i presenti davanti al miracolo chiamarono l’immagine Madonna della Consolazione”. Nel corso dei secoli la comunità di Brognaturo come anche tutta la gente di Calabria attribuisce alla Madonna della Consolazione miracoli e prodigi. La festa in onore della Madonna della Consolazione si festeggia ogni anno con un ricco programma la prima domenica di settembre, in cui tantissimi pellegrini e devoti si recano al Santuario della Consolazione (santuario dal 1993). Oggi, 5 febbraio, alle ore 11, è stata celebrata una messa solenne presieduta dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone e da un buon numero di presbiteri. Per l’occasione Bertolone ha composto una preghiera con atto di consacrazione della comunità di Brognaturo e dell’arcidiocesi tutta. «Il messaggio della Madonna della Consolazione – ha affermato il presule – deve penetrare nelle nostre menti e nei nostri cuori. Rivestiamoci delle vesti della salvezza, avviciniamoci ancora di più e aspiriamo a sentimenti di giustizia, lode, serenità e gioia. Lei ha sempre consolato durante terremoti e calamità: cerchiamo oggi più che mai la consolazione della Madonna perché allontani da noi questa pandemia».
Carmela Commodaro