Nell’ambito del necessario potenziamento e miglioramento dell’offerta dei servizi socio-sanitari attualmente erogati dal Polo sanitario territoriale di Squillace, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Muccari, ha inteso proporre al commissario straordinario dell’azienda sanitaria di Catanzaro Luisa Latella ed ai suoi collaboratori, l’utilizzo di un’ ampia e più funzionale struttura, l’immobile in cui doveva nascere il centro servizi. Il Polo sanitario territoriale di Squillace è infatti attualmente ubicato in uno stabile che pone più di qualche difficoltà di accesso ad un’utenza ampia e variegata, proveniente anche da diversi comuni del comprensorio, caratterizzata in gran parte da persone anziane e spesso con ridotte capacità di deambulazione. Lo stabile proposto dall’amministrazione comunale per le sue dimensioni, dispone di circa 4000 metri quadri di superficie, per la facilità di accesso e per l’ampia disponibilità di parcheggi, si presenta idoneo ad ospitare uno studio associato tra i medici di base e tutti i servizi socio-sanitari del Polo, alcuni dei quali attualmente collocati fuori dal centro abitato. La struttura potrebbe altresì essere utilizzata, anche in prospettiva, per accogliere nuovi servizi per un mirato ampliamento dell’offerta di servizi per una migliore tutela della salute dei cittadini. Lo stabile si presenta in buono stato e potrebbe essere messo in uso in tempi brevi con piccoli interventi di adeguamento alle nuove normative sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. “Questa fase di riorganizzazione della sanità in Calabria – afferma l’assessore alla programmazione del comune di Squillace, il sociologo Franco Caccia – deve costituire la base per il rilancio e l’ammodernamento dei servizi di medicina territoriale, anche nell’ottica di una più efficace integrazione tra sociale e sanitario. Come abbiamo potuto registrare in questi mesi di emergenza determinata dal coronavirus, il territorio , inteso come il luogo prossimo alla residenza del cittadini, per svolgere la sua funzione strategica, deve poter diventare lo spazio ideale in cui assicurare risposte ai bisogni di salute, di bassa-media gravità, ed evitare al cittadino di affollare gli ospedali , con tutti i rischi ed i disagi conseguenziali”.
Carmela Commodaro

Indietro