Nuovo caso positivo al Covid-19 a Squillace. Lo comunica il sindaco Pasquale Muccari. «Ho appena firmato una ordinanza di quarantena obbligatoria per un concittadino risultato stamane positivo al tampone Covid.Un nuovo ingresso differenziato rispetto ai precedenti, perché già si trovava in isolamento volontario, non ha avuto contatti con nessuno né con i familiari». Sono ora quattro i casi attivi a Squillace, tutti asintomatici, distribuiti equamente sul territorio comunale, sia del centro che della periferia. Intanto, la consigliera comunale Anna Maria Mungo, capogruppo di “Squillace in Movimento”, riferisce di avere appreso, tramite terze persone, di un comunicato del sindaco, a mezzo Facebook, con il quale comunicava la positività al Covid di due concittadini. La Mungo ha scritto al sindaco Muccari rappresentando che «essendoci un albo pretorio presso cui pubblicare le ordinanze, è necessario utilizzare questa forma di pubblicità nei confronti di tutti, piuttosto che lo strumento del social inaccessibile a molti». «Pertanto – aggiunge – considerata l’assenza sull’albo pretorio di provvedimenti emessi, così come, invece, accade in tutti gli altri comuni, pur nel rispetto della privacy» invita il sindaco a pubblicare sull’albo pretorio tutte le ordinanze emesse sia nei confronti dei positivi al Covid-19 presenti sul territorio, sia nei confronti di chi è venuto in contatto con gli stessi, al fine di un corretto monitoraggio e tracciamento dei contatti, a tutela dell’intera comunità, costretta ad inseguire voci su possibili positivi e contatti con gli stessi che stanno generando giustificate psicosi. «La comunità su questa problematica – sottolinea Mungo – merita la massima trasparenza. A tal proposito, sarebbe opportuno disporre, su iniziativa del comune, un primo accertamento dei soggetti a rischio con test rapidi, rapportandosi con le competenti autorità sanitarie. In questo momento di difficoltà emergenziale abbiamo l’onere di tutelare la collettività che si affida alle istituzioni e dalle quali pretende immediate soluzioni e soprattutto la massima trasparenza».

Carmela Commodaro

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