La Regione Calabria abbandoni, da subito, la Conferenza Stato-Regioni, essendo praticamente inutile la partecipazione ad una cabina decisionale con cui il governo ha condannato ingiustamente la nostra regione, da un lato marchiandola come zona rossa, con i catastrofici effetti sulla gia’ debole economia, dall’altro commissariando con metodi discutibili e illegittimi per altri tre anni la sanita'”. Cosi’ il presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini, affiancato da tutti i capigruppo di maggioranza dell’Assemblea legislativa calabrese. “C’e’ bisogno – prosegue – di uno scatto di orgoglio nei confronti di un governo nazionale inetto e incapace di gestire la prevedibile seconda ondata del virus, al punto da gettare nel disorientamento generale e nella disperazione l’intero Paese. Zona rossa e decreto sanita’ sono due facce della stessa medaglia, il governo calpesta ogni logica, ogni ragionamento, ogni legge, arrivando al punto da oltraggiare la stessa Costituzione pur di fare della Calabria una facile cavia. La dichiarazione di zona rossa per la Calabria e’ inaccettabile. Pur non nascondendo la preoccupazione per l’evolversi dell’epidemia e per la gravita’ della situazione – conclude Tallini – non riusciamo a capire perche’ si sia voluto marchiare proprio la Regione meridionale che presenta i migliori dati, come quello, molto significativo, del rapporto tra ‘attualmente positivi’ e popolazione. In Calabria, ai dati di ieri, c’e’ un positivo ogni 534 abitanti, mentre in Basilicata 1 ogni 316, in Sicilia e Puglia 1 ogni 297, per non parlare della Campania che ne registra 1 ogni 114”.

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