“Chiusi per l’incompetenza di qualcun altro”. E’ il cartello che il presidente dell’area Calabria Nord di Confesercenti, Francesco Chirillo, invita ad affiggere sulle vetrine di tutte le attività commerciali della regione, a partire da giovedì. In coincidenza con il preannunciato, nuovo lockdown. “La Calabria sarà zona rossa – scrive Chirillo – con il paradosso di contare pochissimi contagi Covid. Non a caso, in rapporto a quello che sta, drammaticamente, accadendo sul resto del territorio nazionale ed europeo, la Germania ci aveva da poco classificati come territorio virus-free. La causa prioritaria di questo blocco, dunque, non sarebbe l’epidemia in sé, ma la cronica fragilità del sistema sanitario calabrese: ospedali inadeguati, pochi infermieri e pochissimi medici”. “Eppure – sottolinea Chirillo – mi risulta che la Sanità sia commissariata da oltre dieci anni nella nostra regione. Se la logica ha ancora un senso in questo nostro disastrato Paese, ciò significa che il Governo è il principale responsabile dei tagli e delle carenze che egli stesso ci addebita, alla base della serrata”. “Chi dovrebbe pagare, pertanto, per i danni incalcolabili provocati alla nostra già povera economia?” si chiede retoricamente il presidente di Confesercenti Calabria Nord. “In gran parte – risponde a stretto giro – lo stesso Stato che oggi decide di chiuderci… per colpa sua! Certamente, per la sua quota-parte di responsabilità (di risorse avute e non spese, ma non solo), non si può escludere la Regione Calabria e la sua classe politica, in gran parte incapace di rappresentare i bisogni del mondo del lavoro”.

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