Una violentissima tromba d’aria si è abbattuta, poco dopo mezzogiorno, nel lametino interessando il territorio di Acconia di Curinga in particolare, in prossimità della S.S. 18. Sono davvero ingenti i danni segnalati nelle aziende agricole del comprensorio che, notoriamente, costituisce una delle aree di eccellenza dell’agricoltura calabrese. Alle violente ed incessanti piogge che, nella mattinata, hanno interessato un po’ tutta la piana di Lamezia T., ha fatto seguito una tromba d’aria distruttiva che ha gravemente danneggiato le colture e le strutture delle aziende agricole, interessando, essenzialmente, capannoni, serre e colture protette che sono state letteralmente divelte. Sentimenti di sconforto, avvilimento e di “quasi rassegnazione” si registrano nei nostri imprenditori agricoli della zona che, con enormi sforzi e tanti sacrifici, garantendo migliaia e migliaia di ore lavorative, stavano faticosamente cercando di “rimettersi in carreggiata” dopo gli eccezionali eventi alluvionali che di recente, e nel mese di ottobre 2018 in particolare, hanno interessato la medesima zona. Gli evidenti cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti, afferma il Presidente di Confagricoltura Catanzaro – Walter Placida –  stanno purtroppo determinando, sempre più frequenti e distruttivi eventi metereologici estremi, con evidenti danni alle imprese agricole che si ripercuotono negativamente sull’’intera comunità, che ha proprio nell’agricoltura il suo volano principale. Anche e soprattutto per questi motivi, Confagricoltura è da tempo impegnata a promuovere, attraverso la propria società di gestione assicurativa “GAA”,  le coperture assicurative per prodotti, strutture e macchinari agricoli. Tenendo presenti le forti difficoltà e tutte le problematiche di carattere economico e sanitario causate dalla pandemia da “Covid-19” in atto, al fine di garantire il ripristino del potenziale produttivo, riteniamo indispensabile e fondamentale l’intervento urgente della Regione, conclude il Presidente degli imprenditori agricoli catanzaresi, prevedendo misure straordinarie e concrete, capaci di ristorare, in tempi rapidi, le aziende colpite dall’evento calamitoso e, al contempo, mettendo in atto tutto quanto necessario al fine di attivare la procedura di richiesta, al Ministero, del riconoscimento dello stato di calamità naturale.

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