VENEZIA – Un lockdown sotto Natale come ipotizza il direttore del dipartimento di medicina molecolare dell’Universita’ di Padova Andrea Crisanti? “Se continuiamo con questa progressione e’ possibile, ma noi dobbiamo impedirlo” e l’unico modo per farlo e’ “la responsabilita’ sociale”. Questa l’idea di Giovanni Leoni, presidente dell’Ordine dei medici di Venezia e vicepresidente nazionale della Federazione degli Ordini dei medici, che parlando alla ‘Dire’ evidenzia come sia importante che tutti facciano la propria parte. Per evitare che il trend negativo prosegua “il Governo ha agito con l’ultimo dpcm, dobbiamo vederne gli effetti sulla curva dei contagi”, prosegue Leoni secondo cui il provvedimento “e’ stato un avvertimento, per sensibilizzare anche la parte di popolazione e le categorie che ancora non rispettano le regole”. Un esempio? Chi usa la scusa dell’aperitivo per stare al tavolo del bar a parlare senza mascherina, che andrebbe abbassata solo per bere e poi tenuta su, a coprire sia la bocca che il naso. E poi, parlando di mascherine, va detto che “non sono tutte uguali” sottolinea Leoni, ricordando l’importanza di cambiare le mascherine chirurgiche che “hanno una durata di sei ore” e di lavare quelle riutilizzabili, che altrimenti “hanno effetto dimezzato fino a diventare inutili”. Detto quindi che a salvare la situazione possono essere solo i cittadini con il loro comportamenti, “spero che Immuni sia attivata al piu’ presto anche qui in Veneto“, conclude Leoni che si sfila da ogni possibile polemica sul ritardo nell’attivazione e ricorda che, anche quando sara’ attiva, la palla sara’ in mano ai singoli cittadini, che dovranno prima scaricarla e poi comunicare le eventuali segnalazioni di contatto che riceveranno. (dire.it)

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