La data del 12 ottobre sancisce una tappa storica per il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro. L’assemblea soci, infatti, riunita nella sede dell’Avis provinciale, ha approvato il procedimento di fusione con i CSV di Crotone e Vibo Valentia che darà vita al nuovo ente, ribattezzato “CSV Calabria Centro”. Il volontariato dell’area centrale della Calabria vedrà, quindi, ricostituirsi la “vecchia” provincia di Catanzaro, e l’approvazione da parte dei soci (avvenuta quasi “all’unisono” nei tre territori) sancisce l’atto finale di un lungo processo che ha visto accantonare “la logica degli steccati” (per riprendere un’espressione utilizzata dal vicepresidente del CSV di Catanzaro, Guglielmo Merazzi) in nome di un impegno comune che si auspica porterà, in un tempo massimo di tre anni, alla definizione di un Centro unico regionale.
A fare da “apripista” in un terreno non più piegato da campanilismi di sorta, ma pronto a condividere, e quindi a dare risposte in maniera più capillare ed incisiva, sarà proprio il CSV Calabria Centro, che vedrà esplicare i propri effetti giuridici a partire dall’1 gennaio 2021. Come ha avuto modo di chiarire il notaio Sebastiano Panzarella, intervenuto per dare la dovuta ufficialità all’assemblea straordinaria, l’atto di fusione, che avviene per “incorporazione” – è infatti il CSV di Catanzaro, dotato di personalità giuridica, ad incorporare gli altri due CSV – per perfezionarsi ha dovuto attendere i tempi previsti per la necessaria pubblicizzazione in Prefettura.
Nel corso del lungo pomeriggio di lavori i soci (alcuni dei quali in collegamento da casa) sono stati anche chiamati dal presidente e dal direttore del CSV, rispettivamente Luigi Cuomo e Stefano Morena, ad approvare, dopo le puntuali relazioni del consulente Giuseppe Merante, il bilancio consuntivo 2019 ed il preventivo 2020 del CSV di Catanzaro, che hanno ottenuto parere favorevole da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, rappresentato dalla presidente Lucia Tiriolo. L’occasione è stata importante anche per prendere contezza del bilancio sociale che si affianca a quello di esercizio, in cui si è fatta sintesi delle tappe fondamentali della storia del CSV, dalla sua costituzione ad oggi, passando per le attività di animazione territoriale, di sensibilizzazione, di promozione nelle scuole e nel territorio, attraverso l’intensificarsi di rapporti con enti e istituzioni, che hanno fatto “smuovere” sempre più volontari e cittadini.
E pure nel periodo di piena emergenza, anche in tele-lavoro, il CSV di Catanzaro non ha fatto mancare il proprio sostegno alle associazioni operative ed alle famiglie più che mai disagiate: ecco perché il trasferimento in locali più consoni rispetto a quelli attuali di via Fontana Vecchia è ormai inevitabile, specie dopo che ci si è aggiudicati con i fondi di “Agenda Urbana” una sede in viale De Filippis, dove verrà allocata anche la Casa del Volontariato a disposizione delle associazioni. Ma la tempistica di certo non sarà breve.
Intanto, la strada del processo di fusione è stata ormai tracciata, e vista con favore dai votanti e dai rappresentanti dell’Avis che hanno svolto il ruolo di padroni di casa – sia il presidente regionale Rocco Chiriano che il presidente provinciale Franco Parrottino si sono infatti espressi nei termini di “ripartenza” dei CSV, in cui la squadra nascente porterà aria di cambiamento nel garantire i servizi, ma anche nel modo di approcciarsi a fenomeni di chiara impronta sociale.
Certo, nulla sarà scontato e ovvio, trattandosi di un processo di unificazione del tutto nuovo, ma la prospettiva che viene a definirsi è più importante di quello che ci si lascia dietro.