REGGIO CALABRIA – “Quello che è stato ricevuto dalla cooperativa Rinascita da parte del sindacato USB in merito al mancato pagamento degli stipendi al personale dipendente, è un attacco incomprensibile. Parliamo di soli due mesi in arretrato, impegnati nella gestione delle due Strutture residenziali psichiatriche di Saline”. E’ quanto affermano il presidente di Legacoop Calabria eresponsabile di Legacoop Sociali, Lorenzo Sibio. “Più volte ci siamo ritrovati al fianco delle organizzazioni sindacali a denunciare l’atavica e grave situazione in cui versa la Psichiatria tutta, nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria – afferma ancora Sibio -. Solo pochi mesi fa facevamo presente che l’emergenza da coronavirus ha messo in evidenza la nostra fragilità, le enormi debolezze di un sistema, tra cui quello sanitario, che già in “tempo di pace faticava enormemente ed ora si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, con conseguenze a lungo termine su tutto il sistema salute e tra questo il sistema di cura della “ salute mentale “, bene prezioso alla stregua di quello fisico”. “I primi a dare risposte a questa emergenza sono stati gli operatori sanitari e sociali e tra questi tanti cooperatori che si sono caricati sulle loro spalle la responsabilità di tenere in vita servizi essenziali tra i quali i quelli psichiatrici. La “Rinascita” cooperativa sociale è stata e lo è ancora oggi presente ed impegnata a difendere , tutelare e garantire, cura ed assistenza ai propri utenti, ma anche lavoro vero e retribuito ai suoi soci ed ai lavoratori che in essa vi operano – prosegue la nota di Sibio -. E’ impensabile e oltretutto vergognoso dover elemosinare quotidianamente la giusta retribuzione, ne siamo fortemente convinti, tale debolezza presente in tutta la cooperazione sociale deve spingere ad una forte e necessaria collaborazione tra il movimento cooperativo ed i sindacati nel fare fronte comune e pretendere che l’Ente Pubblico liquidi nei tempi di legge le prestazioni rese dalla cooperative sociali. E soprattutto che l’ASP 5 e la Regione Calabria diano finalmente corso al processo di accreditamento dei servizi residenziali psichiatrici presenti nell’ASP 5 , che consenta di giungere al pieno riconoscimento di tale servizi in capo alle cooperative sociali. Solo cosi la “Rinascita”, come pure le altre cooperative sociali operanti nel settore psichiatrico dell’Azienda Sanitaria n. 5, potranno garantire occupazione stabile; diversamente si rimarrà in uno stato di incertezza e “precarietà”. “Rimaniamo sorpresi ed increduli di come un sindacato che fino a pochi mesi fa, in maniera anche egregia difendeva presso le sedi regionali e dell’ASP 5 tali servizi gestiti dalle cooperative, oggi si scaglia contro questo modello e contro una cooperativa sociale storica , il cui gruppo dirigente in questi ultimi anni , operando con grande professionalità ,capacità e sacrificio, è riuscito a risollevare da un deficit economico, mantenendo in vita la stessa Rinascita e di conseguenza garantire i livelli occupazionali oltre che le prestazioni sanitarie ai propri assistiti. Allontaniamo per ora l’idea che dietro questi attacchi ci siano secondi fini, ma rigettiamo al mittente la definizione “frettolosa” (vogliamo essere buoni) e propagandistica che la Rinascita sia una falsa cooperativa”. “Questa Organizzazione non accetterà mai le false cooperative , allo stesso modo non permetteremo mai a nessuno di demolire un patrimonio cooperativo come quello della Rinascita fatto principalmente di valori e persone – conclude la nota di Legacoop Calabria -. Siamo invece disponibili e pronti da subito a fare fronte comune sulla difesa dei diritti di tutte le fasce deboli assistite, dei lavoratori e dei soci delle cooperative, tenendo presente che il percorso da seguire è quello della trasparenza, chiarezza e legalità. Su tali temi noi ci siamo”.