Riceviamo e pubblichiamo Mai avrei voluto accendere il riflettore sulla mia candidatura a sindaco di Girifalco in un periodo storico così delicato e labile. Giorni nei quali siamo tutti sopraffatti dalla paura, dall’insicurezza, dalle accuse, dalla ricerca di un capro espiatorio. I social diventano, oggi più che mai, giganti tribunali ed i giudizi, purtroppo, vengono espressi forse con troppa facilità. L’annuncio della mia candidatura avrei voluto fosse una piccola festa, un grande momento di condivisione, un’occasione di gioia per tutte le persone che da molto tempo mi manifestano stima e apprezzamenti. Tantissime le dimostrazioni di affetto che mi hanno aiutata a prendere una decisione importane in momento davvero difficile. Il Covid-19 è stato il protagonista di questo complicato 2020. Nessuno poteva prevedere i subdoli effetti di un virus insidioso e silenzioso che ha condizionato e che continua a condizionare le nostre vite. Per mesi siamo stati inermi spettatori e attenti alle regole ministeriali. Gli eroi hanno indossato i camici negli ospedali, hanno indossato le divise dei volontari. Ci hanno consentito, ogni giorno, con le loro attività aperte di approvvigionarci con facilità di quanto fosse necessario. Il Covid non aspetta nessuno. Il Covid non conosce tempo. Il Covid non è solo un ricordo, non ancora. E’ necessario rispettare le regole, senza strumentalizzare le paura della gente. Fare leva sui timori di una comunità è triste. Bisogna avere fiducia nelle istituzioni che seguono procedure e protocolli precisi e affidabili. Il Commissario dell’Asp, il Prefetto Latella, sono certa, sappia svolgere tempestivamente ed egregiamente il suo lavoro nel fronteggiare l’emergenza di questi giorni. Mi auguro che le verifiche sanitarie in corso ci restituiscano dei dati più rassicuranti. Per i Girifalcesi e non solo. E dati a parte, è il momento di tutelare la nostra comunità osservando, con maggiore attenzione, tutte quelle restrizioni fondamentali a tutelarci tutti. Senza condannare nessuno. Senza trovare colpevoli. Senza ergersi a paladini di un virus che verrà sconfitto solo in laboratorio, dagli scienziati. A noi solo il compito di esercitare il buon senso di tutti. Da mamma, capisco tutte le preoccupazioni e sono vicina a chi in questo momento si trova a vivere la paura del virus. A chi attende gli esiti. Ai familiari e alla loro profonda apprensione. Da cittadina è mio dovere rendere nota la mia candidatura, a pochi giorni dalla scadenza della presentazione delle liste elettorali per le amministrative della nostra comunità. Lo faccio con l’ orgoglio che accompagna ogni mia decisione. Lo faccio con la consapevolezza che non è il momento ideale perché le preoccupazioni che attraversano Girifalco sono effettivamente altre. Lo faccio in punta di piedi e nel rispetto che questo momento esige: attenzione e moderazione. Lo faccio perché il Covid, per quanto pericoloso, non deve condizionare inesorabilmente le nostre scelte. Ed io ho scelto sempre Girifalco, vivendo il mio paese con passione e partecipazione nella sua pienezza e soprattutto investendo nelle relazioni umane. Vivere in una comunità per me vuol dire soprattutto questo, prendersi cura dei rapporti umani. E nel rispetto dei rapporti umani troverete da stasera la mia sezione aperta in Via Migliaccio. Una sezione colorata e che rispecchia una filosofia di vita sorridente. “Una nuova era” è la storia che io vi vorrei raccontare. Troverò il modo di coinvolgere la mia comunità nel rispetto delle disposizioni che questo periodo storico impone. Di spiegarvi le vere motivazioni della mia candidatura. Di raccontarvi di un logo che ama Girifalco. Di presentarvi la mia squadra qualificata e con tanti giovani. Sento oggi, più che mai, il dovere di riprendere il mio impegno politico con la serenità di chi ha lavorato da anni con responsabilità e competenza. Sento oggi il bisogno di condividere con voi la nostra visione amministrativa che porti Girifalco in “Una nuova era”.
Carolina Scicchitano