SQUILLACE – Prenderà presto il via l’intervento di recupero, restauro e consolidamento della cappella di Sant’Agazio e l’adeguamento architettonico del presbiterio e dei transetti, nella cattedrale di Squillace. Un intervento importante di consolidamento all’interno dello splendido edificio di culto centro della vecchia diocesi di Squillace, ora accorpata con quella di Catanzaro. Una prima elaborazione del progetto venne attuata circa dieci anni fa, in cui si prevedeva solo l’adeguamento architettonico del presbiterio e dei transetti. In seguito, si è provveduto a reperire gli appoggi storici e analogici richiesti dalla Soprintendenza, elaborando una nuova progettazione. Nel 2011 è stata elaborata una terza progettazione, richiesta dalla Soprintendenza, con soluzioni differenti dalle precedenti; e nel 2014 sono state apportate modifiche ed è stato elaborato un ulteriore progetto. Nel 2017 la progettazione è stata estesa alla cappella di Sant’Agazio, patrono della città e dell’arcidiocesi, al risanamento delle murature dell’intero palinsesto per via dell’umidità di risalita: l’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace ha ottenuto i pareri necessari e, condividendone i contenuti, ha inviato il progetto alla Cei per l’approvazione e il finanziamento, ottenuto quest’anno. La progettista è l’architetto squillacese Maria Teresa Alcaro, che si dice «particolarmente emozionata nell’apprendere che finalmente gli squillacesi raggiungono un traguardo ambito e tanto caro: il recupero e restauro della cappella di S. Agazio. Il progetto, ora finanziato dalla Cei, è stato da me proposto all’arcidiocesi che ne ha condiviso i contenuti. Inizialmente, nel 2009, comprendeva l’adeguamento architettonico del presbiterio e dei transetti della cattedrale di Squillace, poi è stato esteso, nel 2017, alla cappella di S. Agazio e al risanamento delle murature dell’intero palinsesto riguardo l’umidità di risalita». L’architetto Alcaro, nell’elaborare la progettazione, ha condotto un minuzioso studio storico sulla cattedrale e sul culto a Sant’Agazio, sulla base di documenti antichi. Le opere da realizzare riguardano, in particolare, l’adeguamento architettonico del presbiterio e dei transetti; il recupero, restauro e consolidamento della cappella di S. Agazio; il risanamento e consolidamento dell’intero palinsesto riguardo all’umidità di risalita capillare e le infiltrazioni piovane. Le opere da realizzare nel presbiterio e nei transetti non comprendono demolizioni e possono essere di seguito sinteticamente descritte: opere provvisionali, opere di protezione: altare maggiore, abside, pavimentazione; formazione archi tra i due transetti e l’abside; formazione cupola sul presbiterio; formazione cornicioni; pitturazione; formazione vele. La cappella di Sant’Agazio, invece, versa in un grave strato di degrado dovuto principalmente a fenomeni di umidità di risalita capillare. Tali fenomeni sono stati individuati attraverso ricognizione visiva che, accompagnata da un’attenta e scrupolosa analisi empirica dei materiali e degli strati visibili, è stata indispensabile per la formulazione di una prima metodologia d’intervento. Il risanamento e consolidamento della cattedrale sarà operato perché in tutto il complesso architettonico sono presenti processi di distacco, scagliatura, esfoliazione e polverizzazione che hanno notevolmente indebolito gli intonaci. «Ben vengano – conclude l’architetto Alcaro – professionisti e addetti al settore che si prodigano con determinazione a mettere in campo energie per promuovere il nostro enorme potenziale storico-artistico. Sono fiera di essere squillacese!». Un altro importante intervento di consolidamento, in cui sarà impegnata la stessa architetto Alcaro, riguarderà la parrocchia di San Pietro, a Squillace, la cui chiesa versa in condizioni critiche specie riguardo al solaio e al campanile.
Carmela Commodaro

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