SQUILLACE – Dopo un “parto difficile” per il quale ci sono voluti circa 50 giorni per avere il massimo organo deliberativo di Squillace nella sua completezza, Giuseppe Facciolo diventa a tutti gli effetti consigliere comunale. Prende il posto di Luca Occhionorelli, dimessosi per motivi personali. Il consiglio comunale ha convalidato l’elezione di Facciolo nella seduta svoltasi domenica sera. Facciolo era il primo dei non eletti del gruppo “Squillace in Movimento”, capeggiato da Anna Maria Mungo e all’opposizione in consiglio. Il tempo di insediarsi che il nuovo consigliere ha poi abbandonato i lavori consiliari per il fatto che «i tempi ristretti non mi hanno permesso di esaminare con compiutezza i documenti relativi alla seduta, non avendo contezza degli argomenti trattasi. Spero di poter dare il mio pieno contributo a partire dal prossimo consiglio comunale». Il consiglio ha poi approvato all’unanimità l’annullamento in autotutela della delibera del consiglio del 9 maggio scorso sull’autorizzazione della cessione in proprietà delle aree Peep. Per l’esame dei successivi punti all’ordine del giorno relativi a questo argomento, la seduta si è svolta senza la presenza dei consiglieri di minoranza, che ne proponevano, invano, il rinvio e l’aggiornamento del piano delle alienazioni con le relative voci di bilanci. Quella della cessione delle aree Peep è una pratica che ha visto nei giorni scorsi un susseguirsi di prese di posizione da parte della minoranza, in quanto l’autorizzazione precedentemente approvata è avvenuta con il voto di consiglieri che hanno conflitti d’interesse in quanto proprietari o parenti di proprietari delle abitazioni interessate. Ed effettivamente la maggioranza è stata costretta a spacchettare le pratiche relative alle case “Baiocco” e a quelle “Gatto”, site in Squillace Lido, per poter dare la possibilità ai consiglieri interessati di assentarsi per non incorrere nel conflitto. Sicché la pratica relativa all’immobile “Baiocco” è passata con sei voti a favore, essendosi allontanati tre consiglieri della maggioranza, assenti quelli dell’opposizione; mentre la pratica relative alle case “Gatto” è stata ritirata per mancanza del numero legale, in quanto in aula erano rimasti solo tre consiglieri, quindi meno di un terzo, essendosi presentato il problema del conflitto d’interesse, prima non ravvisato, di un altro consigliere, Francesco Rotundo, che ha dovuto lasciare l’aula. Per risolvere il problema, il punto relativo a tale pratica sarà ulteriormente spacchettato. Rientrati poi tutti in aula, compresi i consiglieri della minoranza, il consiglio ha proceduto all’approvazione, all’unanimità, del regolamento di organizzazione e funzionamento dello “Sportello unico per l’edilizia” e del regolamento sugli ascensori con istituzione del registro matricola.
Carmela Commodaro