BORGIA –  “Con questa sentenza il Tar ha ripercorso la vicenda amministrativa della vicenda, ma soprattutto ha sancito la legittimità degli atti sanciti da questo Comune, a partire dalla relazione del responsabile dell’Area tecnica”. E’ quanto afferma l’assessore Virginia Amato, delegata del sindaco Elisabeth Sacco alla Tutela del patrimonio e delle risorse comunali in merito alla sentenza con cui ieri il Tribunale amministrativo regionale ha stabilito che l’atto con cui il Comune di Borgia ha stabilito di risolvere il contratto di concessione della terreno della “Battaglina” alla società Sirim era legittimo. Oggetto di impugnazione la determinazione del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Borgia del 16 maggio 2017, relativa alla risoluzione del contratto di concessione in convenzione stipulata nel 2008. La pronuncia dei giudici amministrativi arriva dopo tre anni dal ricorso, presentato nel 2017. Il ricorso fu successivamente integrato da motivi aggiunti, con la richiesta di annullamento degli atti successivi alla risoluzione contrattuale, ovvero della determina dell’atto di avvio del procedimento di esecuzione in danno, con invito alla Sirim a provvedere alla restituzione al Comune di Borgia dei terreni di sua proprietà ricadenti nel territorio del Comune di San Floro e della determina con cui il procedimento è stato concluso, con la reimmissione in possesso del terreno e il ripristino dei luoghi. Il 3 aprile del 2019, infatti, il Comune di Borgia è rientrato in possesso del sito nel quale doveva sorgere la megadiscarica. Dopo una disamina degli atti, il Tar ha deciso di rigettare il ricorso della società, ritenendo infondati i motivi addotti dalla ricorrente per chiedere l’annullamento delle determine dell’ufficio tecnico del Comune, basate sulla sopravvenuta impossibilità di realizzare l’impianto, confermata a maggior ragione dall’annullamento dell’autorizzazione integrata ambientale. Il Tar ha ritenuto, quindi, legittimi anche gli atti successivi emessi dal Comune di Borgia, compreso il rilascio coattivo del terreno (peraltro oggetto di denuncia da parte della Sirim), poiché hanno argomentato i giudici che “risolto per impossibilità sopravvenuta della prestazione il contratto stipulato tra le parti, Sirim non ha più alcun titolo per detenere i terreni oggetti del contratto”. “Quella legittimata dalla sentenza del Tar è una strada che abbiamo intrapreso sin dal momento in cui abbiamo deciso di candidarci alla guida dell’Amministrazione, non ci siamo mai tirati indietro neanche quando la Sirim ci ha querelati per violazione di proprietà privata – afferma ancora l’assessore Amato -. La Giunta guidata dal sindaco Sacco ha deciso andare avanti in questa direzione e senza paura. Abbiamo cercato in ogni modo di risolvere e chiudere questa vicenda. La sentenza pronunciata dal Tar è, quindi, in maniera inequivocabile a favore del Comune di Borgia: solo il Consiglio di Stato potrebbe ribaltare la situazione. Ma siamo fiduciosi della legittimità dei nostri atti e di quello che stiamo facendo e andremo avanti fino alla fine”.

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