Secondo il circostanziato audio di un operatore del 118, in Calabria potrebbero essere stati congelati migliaia di tamponi non processati, con grave pregiudizio per la tutela della salute dei calabresi. Con proprio esposto l’ha denunciato alle Procure calabresi e alla Corte dei conti il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità, che ha chiesto indagini immediate, anche in considerazione del fatto che, ove ci fossero riscontri, «si tratterebbe di un fatto gravissimo, che metterebbe a rischio la popolazione residente in Calabria e dovrebbe obbligare a rivedere le misure di contenimento adottate e adottande a tutela della salute, che nella fattispecie sarebbero fondate su dati non conformi alla realtà». Secondo il deputato del Movimento 5 Stelle, che del caso ha investito anche il presidente del Consiglio, il ministro e il viceministro della Salute e i prefetti delle cinque province calabresi, chiedendo gli interventi di competenza, se il contenuto dell’audio in questione fosse vero, «sarebbe del tutto falsato il bollettino giornaliero dei contagi comunicato dalla Regione Calabria, che per disposizioni della Protezione civile nazionale sta gestendo l’emergenza sanitaria relativa al Covid-19». «Adesso – pretende Sapia – la presidentessa della Regione, Jole Santelli, deve chiarire ai calabresi come stanno a riguardo le cose. Deve farlo subito e pubblicamente, senza tergiversare. Le vicende di Torano Castello, Bocchiegliero e Chiaravalle Centrale non consentono altri errori e silenzi sulla pelle dei cittadini».