Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e sanità (N.A.S) e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, hanno eseguito ispezioni all’interno di Residenze Sanitarie Assistite (R.S.A), Case di Risposo – Comunità Alloggio e Case famiglia, ubicate sia nel centro cittadino che in provincia. In particolare, i militari dell’Arma hanno sequestrato una Casa di Cura e denunciato il legale rappresentante per reati connessi a irregolarità nell’assistenza degli anziani e alla mancanza dei titoli autorizzativi, proposto provvedimenti di sospensione di 5 strutture sprovviste della documentazione prevista e non censite dalle autorità amministrative nonché diffidato 13 analoghe attività al ripristino dei requisiti “ strutturali organizzativi e funzionali”.
Ogni tipologia di questo genere di strutture, nel rispetto delle vigenti disposizioni, deve essere dotata di locali consoni alla ricettività degli ospiti (metratura adeguata – servizi igienici specifici – arredamenti funzionali) ed organizzata con figure professionali ben delineate ( medici – infermieri – O.S.S. Operatori Socio Sanitari ecc.).
In deroga a tali requisiti richiesti, nell’ambito delle verifiche effettuate durante le diverse attività ispettive, i Carabinieri hanno riscontrato pertanto gravi carenze strutturali ed organizzative nella non conformità alla normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro, da costituire pericolo per le persone che vi soggiornano.
Gli anziani ospiti, previo espletamento dei tamponi rino-faringei, saranno ricollocati, con l’ausilio dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, presso altri plessi autorizzati.

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