Roma, 29 mar. – “Penso a tanta gente che piange. Gente isolata, gente in quarantena, gli anziani soli, gente ricoverata e le persone in terapie, i genitori che vedono che, siccome non c’e’ lo stipendio, non ce la faranno a dare da mangiare ai figli. Tanta gente piange. Anche noi, dal nostro cuore, li accompagniamo. E non ci fara’ male piangere un po’ con il pianto del Signore per tutto il suo popolo”. Lo ha detto Papa Francesco all’inizio della messa che ha celebrato questa mattina a Santa Marta. Nell’omelia, come riporta Vatican News, commentando il Vangelo di Giovanni (Gv 11, 1-45) sulla risurrezione di Lazzaro, ha parlato del pianto di Gesu’ per l’amico: “Oggi, davanti a un mondo che soffre tanto, a tanta gente che soffre le conseguenze di questa pandemia, io mi domando: sono capace di piangere, come sicuramente lo avrebbe fatto Gesu’ e lo fa adesso Gesu’? Il mio cuore, assomiglia a quello di Gesu’? E se e’ troppo duro, (anche se) sono capace di parlare, di fare del bene, di aiutare, ma il cuore non entra, non sono capace di piangere, chiedere questa grazia al Signore: Signore, che io pianga con te, pianga con il tuo popolo che in questo momento soffre. Tanti piangono oggi. E noi, da questo altare, da questo sacrificio di Gesu’, di Gesu’ che non si e’ vergognato di piangere, chiediamo la grazia di piangere. Che oggi sia per tutti noi come la domenica del pianto”. (Vid/ Dire)