In questo difficilissimo periodo di emergenza sanitaria la Fondazione Città Solidale Onlus non volta le spalle né agli ospiti delle sue strutture né tantomeno al territorio. La Fondazione nasce con il primario obiettivo di dare risposte e supporto ai poveri e a tutte le persone bisognose. In questo periodo ha anzi aumentato il suo impegno in favore dei senza fissa dimora, grazie all’intervento dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone, implementando il servizio dell’Oasi di Misericordia e rendendolo di fatto h24. Proprio nella giornata odierna per voce del suo presidente padre Piero Puglisi, la Fondazione ha voluto rispondere all’appello della presidente della Regione Jole Santelli, della Protezione civile e del prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino nell’accogliere undici persone in una delle sue strutture, in un luogo protetto della zona sud di Catanzaro. Una casa accogliente, un posto sicuro con spazio verde e recinzione, per della persone che si sono imbattute in un terribile dramma e che hanno bisogno di un posto dove trascorrere il loro periodo di quarantena. Undici operatori che si trovavano in una situazione di abbandono e che ora possono usufruire di un posto, che è stato accuratamente visionato dagli organi competenti dell’Asp e che è stato definito dagli stessi “eccellente”. Ovviamente si sono prese tutte le precauzioni di sicurezza per loro e per i cittadini. Lo stesso presidente padre Piero Puglisi ha voluto tracciare il punto della situazione. «Non ci siamo mai tirati indietro – sottolinea – nell’aiutare chi si trova in una situazione di bisogno, e non lo abbiamo fatto nemmeno adesso. La Fondazione nasce come Onlus e come ente religioso che rivolge il suo sguardo a chi ha bisogno di un aiuto fattivo ed immediato. Bisogna riflettere in questo momento particolare, sul valore dell’accoglienza, perché proprio ora tutti ne siamo coinvolti. Nessuno può sentirsi sicuro e nessuno, quindi, può essere certo di non avere bisogno di aiuto. Nessuno può essere lasciato solo, proprio in questo periodo che ci porta a riflettere sul vero valore dell’umanità e della solidarietà».
Carmela Commodaro