La Coldiretti Nazionale, in stretto raccordo con le federazioni regionali – comunica Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria – sta lavorando con grande impegno, congiuntamente con i vari ministeri, sul testo di un decreto che dovrebbe essere discusso e approvato nel Consiglio dei Ministri di domani, venerdì 13 marzo. Tra le varie richieste formulate e che possono essere contenute nel decreto o in altri provvedimenti – informa Aceto – vi sono: a) la richiesta alla GDO italiana che negli esercizi ci siano prodotti agroalimentari italiani e non esteri; a tal riguardo particolare attenzione è rivolta al settore lattiero-caseario che vive una situazione di difficoltà per alcune partite non ritirate con proposte di riduzione del prezzo alla stalla; b) bloccare l’attività di rilevazione delle borse merci telematiche perché possono, nella situazione che stiamo affrontando, diventare uno strumento per facilitare le speculazioni dei “profittatori di guerra”; c) slittamento di rate di mutuo, come previsto dall’ accordo con l’ABI- Associazione Bancaria Italiana, imposte e tasse; d) misure d’indennizzo per agriturismi (che Coldiretti ha proposto di chiudere e in Calabria lo sono), per mancati pernottamenti e per le imprese agricole in generale, per mancato reddito con modalità che saranno determinate. Una particolare attenzione – riferisce – viene rivolta anche ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato e stagionali, per i quali dovrebbe essere attivata una misura per usufruire della cassa integrazione, operante in altri settori diversi dall’agricoltura. Ed ancora la riattivazione dei voucher secondo le vecchie regole, vista la difficoltà a reperire manodopera straniera. Altre due richieste riguardano direttamente la liquidità delle imprese con lo sblocco dei pagamenti dei premi comunitari incagliati soprattutto per attività di controllo ex-post e l’anticipo alle imprese agricole dei premi comunitari 2020. La Coldiretti continuerà a lavorare con il governo affinchè si trovino e affinino gli strumenti atti a rifondere gli eventuali danni causati dalla situazione di emergenza, una volta usciti dalla crisi in corso e con la Regione Calabria per quanto di competenza regionale.