Era originario di Reggio Calabria uno dei due macchinisti che hanno perso la vita a causa dell’incidente ferroviario avvenuto vicino Lodi. Giuseppe Cicciù, 51 anni, nato a Reggio Calabria, e Mario Di Cuonzo, 59 anni, originario di Capua, si trovavano infatti a bordo del convoglio.
Stando alle prime ricostruzioni, il deragliamento del treno ad alta velocità partito da Milano e diretto a Salerno è avvenuto nel comune di Ospedaletto Lodigiano. Sembra che la motrice del Frecciarossa, in corrispondenza di uno scambio elettronico, si sia staccata dal resto del treno, andando verso la zona dei depositi e, dopo aver urtato un carrello merci sui binari e – dopo aver percorso trecento o quattrocento metri fuori dalle rotaie, si sarebbe schiantata su un casotto delle Ferrovie dello Stato. Il resto del treno ha invece continuato la sua corsa sull’altro binario, la prima carrozza si è ribaltata e le altre carrozze sono più o meno intatte. L’intera area viene sottoposta a sequestro dalla Polfer al termine delle operazioni di soccorso, e la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta.

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