Al fine di sostenere un’attività progettuale e legislativa per la Regione Calabria (sia Giunta che Consiglio), l’INU Calabria, unitamente ad altre associazioni culturali e di categoria (con la maggior parte delle quali ha già sperimentato efficacemente percorsi virtuosi di collaborazione: Italia Nostra Calabria, WWF Calabria, Amici della Terra Calabria, Associazione Biologi senza Frontiere, Associazione Co.Re., Associazione La Cos.a, Associazione Inbar, Laboratorio LUA, Ordine APPC della provincia di Cosenza, Ordine APPC della provincia di Crotone, Ordine APPC della provincia di Catanzaro, Ordine Nazionale Biologi Delegazione di Cosenza, Ordine dei Geologi della Calabria, Ordine degli Agronomi e Forestali della Calabria, Associazione Unsic, Associazione Unitel, Associazione Io partecipiamo, e altre ancora), hanno riproposto il proprio interesse e la propria disponibilità a coadiuvare le politiche del territorio per il prossimo quinquennio, al fine di essere “di supporto per lo studio, la programmazione e la pianificazione territoriale, nonché centro per il monitoraggio delle attività regionali riguardanti lo sviluppo sostenibile”. Si ribadisce così la necessità di ristabilire e rilanciare la fiducia nelle competenze tecniche e nella possibilità che queste ultime possano contribuire non solo alla fattibilità delle politiche pubbliche, ma anche al più ampio conseguimento dell’interesse collettivo. L’idea proposta al nuovo Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, è quella di costruire una struttura in grado di liberare energie e capacità progettuali destinate alla realizzazione di interventi complessi sul territorio, oltre che diventare centro di eccellenza negli studi, nella ricerca e nel monitoraggio delle problematiche urbanistiche e a temi ad essa strettamente connessi e integrati (tipo sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica, e altro ancora). Non di inferiore importanza l’idea di incentivare le fusioni tra Comuni e decentrare gran parte delle funzioni amministrative regionali agli Enti locali. Un tale rapporto di sinergie e di collaborazione che dovrebbe diventare tanto più efficace quanto più INU Calabria e gli altri soggetti interessati allo sviluppo del territorio (firmatari del presente documento programmatico) sapranno proporsi in termini progettuali. A tal proposito si auspica il coinvolgimento di altre energie, come quello del mondo universitario e imprenditoriale, per rispondere in maniera più specifica ai problemi e ai temi che la Regione Calabria e le sue Agenzie vorranno sottoporre. D’altra parte, è ormai risaputo, e la notorietà del problema rende quasi superflua la sua considerazione, che le Regioni deboli faticano a elaborare e gestire progetti complessi. Questo stato di cose è in gran parte responsabile della scarsa capacità di spesa espressa da alcune Regioni, sia per i finanziamenti nazionali, sia per quelli comunitari. La dimensione di questi ultimi per il prossimo decennio (2020-2030) potrebbe incidere notevolmente sul processo di sviluppo economico della Regione Calabria. In tale ambito, l’INU Calabria, potrebbe interagire proficuamente con la stessa Regione, in particolare nelle fasi di elaborazione, di discussione e socializzazione dei risultati del progetto Osservatorio Permanente per la Calabria. Questo strumento dovrebbe costituire una sorta di “antenna sensibile”, in grado di captare i fenomeni di innovazione e cambiamento, soprattutto in ambito di sviluppo urbano e sostenibile, per poi analizzarli nel loro aspetto multidimensionale, secondo un procedimento metodologico transdisciplinare e intersettoriale.