Si è svolto presso l’aula magna dell’ITI “A. Monaco” di Cosenza il convegno di presentazione dell’annuale maratona di solidarietà per la raccolta fondi a favore di Telethon, fondazione che da anni finanzia la ricerca per la prevenzione e la cura delle malattie rare, organizzato dalla professoressa Concetta Gallo e dall’assistente tecnico Patrizia Iule per sensibilizzare i ragazzi sul tema delle patologie genetiche rare. La serie di iniziative a favore di Telethon culmineranno con gli appuntamenti di sabato 14 dicembre, presso la sede BNL di Corso Mazzini, e di sabato 21 e domenica 22 dicembre in Piazza 11 Settembre a Cosenza, con l’allestimento di un banchetto solidale in cui si venderanno i prodotti artigianali realizzati dagli alunni dell’ITI Monaco” negli orari extra-scolastici nei laboratori di chimica dell’istituto, coadiuvati dagli insegnanti. All’importante convegno di apertura delle attività dell’Istituto a favore della Fondazione Telethon, sostenuto dal Dirigente Scolastico Giancarlo Florio e dal DSGA Costantino Ponti, sono intervenuti: la professoressa Luisa Conforti, docente associato di Genetica clinica presso l’Università della Calabria; il dottor Giovanni Cristiano, direttore della locale BNL, che da anni è partner della raccolta fondi per Telethon; la dottoressa Fatima Giordano, logopedista specializzata nel trattamento di bambini colpiti da patologie genetiche; il giovane e sensibile Lorenzo Musso, ragazzo di 15 anni frequentante il Monaco, che partecipa al progetto di solidarietà con impegno e dedizione. Al posto del dottor Giuseppe Galizia, uno dei coordinatori della fondazione Telethon, assente per problemi logistici, è intervenuta la professoressa Gallo, che ha mostrato le varie e numerose iniziative svolte negli anni in tutta Italia. Grazie alla spiegazione della professoressa Conforti, i ragazzi hanno potuto apprendere cosa avviene al livello biologico quando si manifesta una patologia genetica. Attraverso le parole della dottoressa Giordano, i ragazzi hanno potuto confrontarsi con la realtà che ogni giorno affrontano i bambini affetti da patologie genetiche rare e le loro famiglie. Il dottor Cristiano ha esposto con numeri tangibili quante persone, grazie alla ricerca e ai finanziamenti raccolti dalla Fondazione, sono riuscite a trovare una cura e migliorare la propria vita. Per concludere all’insegna della solidarietà, le parole del giovane Musso, che ha spronato i propri compagni ad amare la vita e a collaborare alla maratona solidale, non solo con le donazioni, ma anche considerando le persone affette da patologia genetiche come individui non speciali,ma rari e unici,che vanno protetti, rispettati e amati. Un inno contro il bullismo e un incitamento verso l’amore universale, quello pronunciato dal giovane Lorenzo dal pulpito dell’aula magna della sua scuola, lui così piccolo eppure con un cuore così grande. Una giornata che rimarrà scolpita per tanto tempo nelle giovani menti dei ragazzi, che ha regalato agli adulti la speranza di un domani migliore.