SQUILLACE – Era da più di 40 anni tra i ruderi di una chiesetta a Squillace. Si tratta di una bomba a mano risalente agli ’70, che è stata ritrovata per caso nei giorni scorsi in una parete di ciò che resta dell’antica chiesa di Santa Maria d’Hydria, che alcuni studiosi identificano con quella di S. Maria di Camillà. I ruderi si trovano all’entrata principale della città, nella zona di “Porta giudaica”. A rinvenire l’ordigno inesploso e munito di spoletta è stato il presidente della Pro loco di Squillace Agazio Gagliardi, che era andato sul posto per fare delle foto nell’ambito di una ricerca storica in atto da parte dei volontari dell’associazione turistica squillacese. Accortosi della presenza della bomba, Gagliardi ha avvisato subito i carabinieri di Squillace, i quali hanno richiesto l’intervento di un artificiere dell’Arma. Questi ha fatto sapere che non si trattava di un residuato bellico, ma di una bomba a mano risalente agli anni Settanta. Non si sa chi ha nascosto quell’ordigno fra i ruderi di una chiesetta, anche se già si fanno mille ipotesi sull’eventuale presenza anche nel territorio di Squillace, in quegli anni definiti “di piombo”, di persone appartenenti a nuclei terroristici. La bomba è stata poi fatta brillare in condizioni di sicurezza.

Carmela Commodaro

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