“Disabilità: esperienze di inclusione e partecipazione nella provincia di Catanzaro” è il titolo del convegno che si terrà martedì 3 dicembre, alle ore 14, nell’aula Sancti Petri dell’arcivescovado a Catanzaro, in occasione della “Giornata internazionale delle persone con disabilità”. L’iniziativa è della Fondazione Città Solidale. Il convegno è accreditato dal Croas Calabria. Un evento gratuito che vuole fornire una visone positiva della disabilità quale sinonimo di capacità residue da potenziare e fare emergere. Ciò su cui si intende riflettere è anche la situazione territoriale rispetto alla problematica che presenta in Calabria, terra dai grossi deficit, delle buone prassi e delle eccellenze, grazie anche all’impatto e all’incisività delle realtà locali, rappresentative di collaborazioni tra pubblico e privato. I servizi rappresentano, in questo senso, i luoghi della risposta ai bisogni indotti dalla disabilità, in quanto possono offrire quegli strumenti e quelle opportunità per vivere una vita dignitosa, unendo e utilizzando le prestazioni socio-assistenziali, educative, socio-sanitarie e sanitarie in un progetto personalizzato costruito sulla persona, sui suoi bisogni, sulle sue diverse abilità. In termini pratici, significa porre al centro e al cuore del sistema la difesa della persona e il suo diritto a rimanere nella propria comunità, a contatto con le proprie reti familiari e sociali. Il convegno sarà anche l’occasione per presentare i due centri diurni per disabili fisici e psichici che attualmente la Fondazione Città Solidale gestisce. Saranno, inoltre, presenti i rappresentanti di alcune realtà che operano da anni nel nostro territorio e che offrono con il proprio lavoro un contributo prezioso per migliorare le condizioni di vita delle persone disabili. A conclusione dell’iniziativa, verrà presentato il percorso di formazione promosso da Città Solidale in collaborazione con la cooperativa “Intervento”, di Mestre, che ha visto nascere circa 25 facilitatori della comunicazione, a cui saranno consegnati gli attestati di fine corso, che andranno ad operare in vari settori con l’unico obiettivo di dar voce a chi non ce l’ha.
Carmela Commodaro