Prima giornata di lavoro, a Squillace, del team Erasmus impegnato nella realizzazione del progetto “Traditional toys and games as cornerstones of bridges of school cooperation in European Union”, finanziato con il sostegno della Commissione Europea. L’accoglienza è stata organizzata dai docenti di strumento musicale Fabio Grande, Marco Flavio Lamantea, Andrea Lanzellotti e Maria Giovanna Stella, che hanno preparato la performance musicale degli studenti della scuola media e quella canora della classe quinta della scuola primaria che si è esibita in uno scoppiettante pezzo canoro. La dirigente scolastica Grazia Parentela ha pronunciato il suo discorso di benvenuto, ringraziando la sua omologa slovena, i docenti della scuola partner e i genitori che hanno accolto a Lukovica, in Slovenia, gli studenti italiani partecipanti alla mobilità, e ha sottolineato che il progetto ha permesso all’intera comunità scolastica di vivere un’esperienza particolarmente significativa per lo sviluppo del territorio in una dimensione multiculturale e multilinguistica. Ha anche sottolineato che «il progetto Erasmus ha consentito di allargare la conoscenza del patrimonio culturale anche oltre i confini locali, mettendo in atto tutta una serie di occasioni di apprendimento, di stimoli per la crescita professionale di docenti e dirigenti e la formazione degli alunni in una dimensione europea. Esso ha permesso inoltre di verificare il potere del gioco per il conseguimento di competenze di base sul piano sociale, motorio, logico-matematico, digitale, linguistico, coinvolgendo la comunità e i decisori politici che vogliono impegnarsi “per la costruzione di paesi “a misura di bambino, valorizzando l’esperienza ludica e intraprendendo azioni che possano permettere di trovare spazi pubblici per condividere esperienze di gioco». La dirigente della scuola “Janka Kersnika Brdo” di Lukovica, Anja Podlesnik Fetih, ha ripercorso la genesi del progetto fin dal primo gemellaggio con Amaroni, ribadendo il piacere di questo ritorno a Squillace e ha mostrato apprezzamento per il lavoro svolto dall’Istituto Comprensivo. «Sono felice – ha aggiunto – di condividere questa esperienza con voi e spero che i ragazzi sappiano cogliere questa opportunità perché il progetto è stato pensato anzitutto per loro, per consentire loro di ampliare gli orizzonti della conoscenza e di imparare il senso della cooperazione internazionale. Mi ha fatto piacere leggere sul volto dei genitori la contentezza per il lavoro svolto». I ragazzi dell’Erasmus hanno, quindi, presentato in inglese il sistema scolastico italiano, l’organizzazione della scuola, tre delle migliori pratiche relative alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, scelte tra le numerose condotte nello scorso anno scolastico. Durante la tavola rotonda (assenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Squillace), si sono registrati gli interventi degli amministratori dei comuni del Comprensivo. Il sindaco di Vallefiorita Salvatore Megna ha sottolineato che, dal punto di vista di genitore, si è trattato di un’esperienza entusiasmante perché ha visto rivivere il passato, attraverso i giochi della sua generazione giocati nel presente dalla figlia e dai suoi coetanei. «La tecnologia – ha detto Megna – ha apportato miglioramenti ma ha anche accresciuto le solitudini. È ora di tornare per strada insieme. Per questo la mia amministrazione si impegna a sostenere questo progetto, insieme alle associazioni locali, costituendo un museo interattivo del giocattolo e creando una piazza del gioco in cui portare un gioco tradizionale sloveno a ricordo e testimonianza di questa esperienza». Gino Ruggiero, sindaco di Amaroni, ha dichiarato la sua gioia nel vedere che «un piccolo seme piantato qualche hanno fa si è trasformato in una pianta e si appresta a divenire un albero. Le attività svolte dalla scuola dimostrano come si possano portare avanti progetti importanti anche con i più piccoli». Infine, il vicesindaco di Stalettì Rosario Mirarchi ha dichiarato che quello che stanno facendo le due scuole partner «è entusiasmante perché stanno formando veri cittadini europei. I ragazzi vengono proiettati verso il futuro attraverso lo studio della lingua inglese e delle istituzioni europee ma senza dimenticare il loro passato, il patrimonio culturale locale che costituisce le loro radici». Al termine, la dirigente Parentela ha voluto ringraziare tutti i partecipanti, i genitori che hanno preparato il buffet di benvenuto, l’associazione “Terra di Mezzo” di Vallefiorita, l’azienda “Dedoni” di Squillace e il “Laboratorio della solidarietà” di Stalettì per la collaborazione e il sostegno offerto all’iniziativa.
Carmela Commodaro