SQUILLACE – Apre il sipario domani a Squillace “Innesti Contemporanei”, il festival di teatro e arti performative ideato da Nastro di Möbius con la direzione artistica di Saverio Tavano. Questa è la quarta edizione e quest’anno vedrà protagonista la drammaturgia europea. Il festival nasce con l’intento di “innestare”, sul territorio una nuova realtà culturale, che possa nel tempo diventare un appuntamento fisso d’interesse culturale e turistico. Il festival ha il supporto della Regione Calabria e del progetto Europeo Erasmus+ e si articola tra laboratori e spettacoli coinvolgendo il castello normanno e la Casa delle culture. Dal 20 al 23 agosto, c’è “Sul concetto di limite”, laboratorio di teatro condotto dal regista Saverio Tavano. Il lavoro dell’attore è un percorso di ricerca che parte da un’urgenza necessaria, solo quando questa pulsione e autentica, la mente e il corpo cospirano affinché tale necessità possa essere espressa, nella sua più profonda essenza, nella totale libertà immaginativa, partendo dall’intimo sentire, dalla propria individualità, strutturata dal vissuto, proiettata in continuo divenire e collocata nel contingente. «Per ottenere questo – dice Tavano – credo che occorra, in primis, non tradire se stessi, saper osservare il mondo, non perdere l’entusiasmo e la meraviglia della scoperta, come nei bambini. Mi chiedo spesso qual è il significato del lavoro di un artista, e credo che il suo più stimolante senso sia racchiuso dentro la conoscenza di sé, del proprio limite. È sul concetto di limite che mi piacerebbe sviluppare la tematica, senza definire a priori l’argomento, in quanto questo dovrà generarsi comunemente, dopo approfondite analisi». Il 24 agosto, alle ore 21.45, al castello di Squillace, si svolgerà lo spettacolo teatrale “Pupi siamo”, con regia e adattamento scenico di Gianfranco Pedullà, con Marco Natalucci e Gianfranco Quero, costumi e oggetti di scena luci Rosanna Gentili, produzione Teatro popolare d’arte, con il sostegno di MiBACT e Regione Toscana. Dal 24 al 25 agosto, nella Casa delle culture, ci sarà “La situazione (è) drammatica”, laboratorio creativo sul paradigma del conflitto a cura di Turi Zinna (Retablo): un esperimento poliprospettico di scandaglio della struttura sommersa dell’azione drammatica. Un laboratorio – partendo dall’analisi di alcuni testi classici e contemporanei – di scrittura, interpretazione e messa in scena di alcune “situazioni drammatiche” secondo lo schema che ne diede Poltì alla fine dell’Ottocento ispirandosi alle opere di Carlo Gozzi e alle riflessioni espresse da Goethe sul lavoro di quest’ultimo. Dal 25 al 26 agosto, sempre nella Casa delle culture, ci sarà il laboratorio “Il volto e la maschera”, a cura di Fabio Butera, rivolto ad attori che intendono apprendere i fondamenti di una tecnica per l’uso delle maschere ispirate alla commedia dell’arte: il lavoro riguarderà l’uso della maschera in scena, la sua interazione con la fisicità dell’attore, con la sua voce e il canto, le implicazioni drammaturgiche e le possibilità improvvisative. Dal 25 al 29 settembre, infine, “Identity figures” (Transnational Workshops and Networking): residenza europea di drammaturgia con la presenza di attori e registi provenienti da Germania, Spagna, Croazia e Polonia con la partecipazione di Playstation Theater di Amburgo, Fabrika 12 di Valencia, Near East di Lublino. E’ un progetto cofinanziato dal programma Erasmus+, in partenariato con Tools for Culture Strategies and Projects for the Arts. Il tutto vedrà la partecipazione attiva dei residenti di Squillace.
Carmela Commodaro