L’Università Magna Græcia di Catanzaro, in stretta collaborazione con lo spinoff Net4Science, ha organizzato nelle giornate del 13, 14 e 15 Giugno 2019 l’evento scientifico internazionale targato MedChem2019, nel magnifico scenario del Complesso Monumentale del San Giovanni sito nel centro storico di Catanzaro.
Un pan-European network meeting dunque, che ha suggellato la sinergica collaborazione tra due prestigiose comunità scientifiche europee, il Paul Ehrilch Euro-PhD Network ed il MuTaLig COST Action. “La Scienza è una delle più importanti componenti dell’identità europea” sostiene il Prof. Alcaro, coordinatore del Paul Ehrlich Euro-PhD Network, della COST Action MuTaLig e Presidente del MedChem2019 joint meeting, “fondamentale nella costruzione di una solida economia della conoscenza ed espressione della nostra democrazia”.
“Siamo tanto orgogliosi” – continua – “di aver portato nella Città di Catanzaro un evento di tale portata internazionale dopo altri appuntamenti avvenuti in prestigiose sedi europee, come Parigi, Vienna, Malta, Budapest e Porto, solo per citarne alcune.”
I due network scientifici, uniti dalla comunione e condivisione di idee, progetti di alta formazione e di scambio tra laboratori, ad oggi contano circa decine di università ed enti pubblici e privati presenti in oltre trenta paesi dell’area pan-Europea.
Sostenitrici dell’idea galileiana della Scienza, come “combinazione di certe dimostrazioni e sensate esperienze”, le due comunità scientifiche sono attive nella ricerca di farmaci nel campo polifarmacologico del multi-target drug discovery, nella formazione di figure altamente professionali in tale settore e nella valorizzazione del patrimonio farmaceutico e nutraceutico, quindi anche in campo agrifood.
“Esserci ritrovati quest’anno, in occasione della celebrazione dei dieci anni dalla nascita del Paul Ehrlich Euro-PhD Network, assume un ruolo estremamente significativo” –sottolinea Girolamo Cirrincione, Professore emerito di Chimica Farmaceutica dell’Università di Palermo– “e rinnova, oggi più che mai, la “sfida europea” per antonomasia, ossia quella di saperci coniugare nelle nostre molteplicità culturali e di formazione, con l’unicità del progetto scientifico che ci unisce.”
Numerosissimi i ricercatori, studiosi e le autorità accademiche e scientifiche presenti, tra cui il Magnifico Rettore dell’UMG Giovambattista De Sarro, la Direttrice del Dipartimento di Scienza della Salute dell’UMG Maria Pavia, l’eminente scienziata dell’Università di Bonn Christa Muller e il Presiedente della Divisione di Chimica Farmaceutica della Società Chimica Italiana, Prof. Gianluca Sbardella. Il programma dell’evento, suddiviso in varie sessioni dedicate ai suddetti network internazionali, si è articolato in due relazioni plenarie, trentasei comunicazioni orali e quarantasette posters esposti da ricercatori e studiosi provenienti da numerose università italiane e internazionali. Questi ultimi sono stati proposti, per la prima volta in questo genere di meeting, in una versione multimediale inedita, green e paperless. La designazione delle migliori presentazioni è stata democraticamente condotta mediante votazione che tutti i partecipanti hanno potuto effettuare indicando i tre migliori contributi. I premi sono stati assegnati ai giovani ricercatori Jakob Bouton (Ghent University, Belgio), offerto dalla company austriaca Inte:Ligand, Milika Elek (Heinrich-Heine-Universitat di Dusseldorf, Germania) consegnato dallo spinoff Net4Science e Annalisa Maruca (UMG di Catanzaro) donato dall’azienda americana Schrödinger. Accanto alle sessioni scientifiche si sono succedute affascinanti attività ricreative che hanno permesso ai partecipanti di visionare il “Codice Romano Carratelli” in mostra presso il Complesso Monumentale del San Giovanni, visitare il Parco Archeologico “Scolacium” e le segrete del Castello di Catanzaro. Il meeting, nell’anno 2020, avrà luogo a Barcellona, città che nel 2002 ospitò una grande conferenza tra gli stati membri Europei nella quale si discusse dell’importanza di rendere l’Europa area leader nel mondo della Scienza. “Le organizzazioni scientifiche oggi riunite” – ha in definitiva sottolineato il prof. Alcaro – “si fanno portavoce di un’Europa non intesa come espressione geografica ma culturale; un’Europa che si identifichi e si definisca nella cultura della Scienza. Come fa notare più volte lo storico inglese Moore, è necessario ricostruire un’Europa che ricominci a riconoscersi come entità culturale omogenea tramite la scienza, unica sua ancora di salvezza”.