Il rispetto verso le attività di studio, veicolo di crescita personale e sociale, si manifesta anche attraverso la cura dei luoghi in cui queste attività si svolgono.
Nel carcere di Catanzaro la mattina del 29 maggio è stato inaugurato il reparto scolastico e trattamentale Alta sicurezza.
“Un evento che è il frutto del lavoro dei detenuti, i quali con la loro attività hanno reso possibile la fruizione di luoghi non utilizzati per anni” ha spiegato il direttore Angela Paravati, consegnando a ciascuno dei ristretti un encomio, che sarà inviato alla magistratura di sorveglianza quale elemento di valutazione, ed una nota di apprezzamento al coordinatore del reparto, l’ispettore Giacinto Longo.
“Abbellire e ripulire l’ambiente è un’attività che può accompagnare la pulizia dell’anima” ha commentato il vescovo di Catanzaro Vincenzo Bertolone, che ha proceduto al taglio del nastro e benedetto i nuovi luoghi di formazione allestiti presso la Casa Circondariale: aule scolastiche per la scuola primaria e secondaria, ma anche laboratori di sartoria, musica, informatica ed una palestra.
Presenti anche il vicedirettore Emilia Boccagna, il personale di polizia penitenziaria ed il personale educativo, i magistrati di sorveglianza Laura Antonini e Angela Cerra, il preside del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti Giancarlo Caroleo, il direttore dell’ufficio detenuti del Provveditorato regionale Giuseppa Irrera e l’ingegnere Rosario Focà, dell’ufficio tecnico.
La mattina si è conclusa con l’offerta di un buffet realizzato dal laboratorio di pasticceria gestito all’interno del carcere dai detenuti ed il finale dell’evento è stato allietato dalla musica dell’oboe di un detenuto.
Realizzare queste aule è stata una concreta manifestazione dell’impegno da parte dei detenuti a partecipare al percorso trattamentale: chi studia, lavora, cucina, suona uno strumento musicale ha una possibilità in più di avere già “dentro” una vita diversa.

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