AMARONI – Dopo l’approvazione del piano di zona per l’edilizia popolare e la presa d’atto dell’inesistenza di aree o fabbricati disponibili, il consiglio comunale di Amaroni ha proceduto all’approvazione del bilancio di previsione triennale 2019-2021. Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza, contro quelli dell’opposizione. Innanzitutto, il sindaco Gino Ruggiero ha chiesto una discussione unica sul piano della Tari e sulla determinazione delle relative tariffe, evidenziando finalità, obiettivi e costi del servizio da coprire interamente con la tariffa. Ruggiero si è soffermato sui «lusinghieri risultati della raccolta differenziata, quasi al 50%, e sulla riduzione del conferimento in discarica dell’indifferenziata. Rispetto al 2018 il piano dei costi è diminuito di oltre seimila euro. In merito alle tariffe precisa che oltre ai costi del servizio incidono le variazioni anagrafiche, le riduzioni e le agevolazioni previste per legge, con la conseguenza che il resto del dovuto, detratte le agevolazioni, va spalmato sugli altri contribuenti perché è con la tariffa che va coperto il 100% del costo del servizio». Il consigliere di minoranza Luigi Foderaro, anticipando il voto contrario del suo gruppo, è intervenuto facendo riferimento alla quota variabile della Tari in ordine alle pertinenze, di cui non si è parlato. Il sindaco ha precisato che la questione è stata, invece, considerata, tanto che in bilancio sono state stanziati 26mila euro per i rimborsi e che, comunque, la problematica è stata comune a tutto il territorio nazionale. Il vicesindaco con delega al bilancio Teresa Lagrotteria, dal canto suo, ha precisato che è già pronta una lettera con cui si comunica ai contribuenti, che hanno versato tra il 2014-2017 la quota variabile, la possibilità di chiedere la compensazione delle somme sulla Tari futura. Il consiglio comunale ha poi deciso di introdurre nel regolamento della Iuc (imposta unica comunale) un articolo che disciplina l’istituto del ravvedimento operoso, strumento di “tax compliance”, deflattivo del contenzioso, nell’ottica di un rapporto di partecipazione del cittadino. «Può essere attivato – ha affermato Lagrotteria – su iniziativa del contribuente ed inibito solo dalla notifica degli atti di accertamento. Il vantaggio: regolarizzazione della posizione debitoria con interessi e sanzioni ridotte». Quindi, si è svolto l’esame del documento contabile di previsione, che ammonta a 5 milioni e 500 mila euro, con una relazione dettagliata della vicesindaca Lagrotteria.
Carmela Commodaro