La riscoperta di una vocazione: la terra, con le sue straordinarie ricchezze sia in termini di biodiversità che di opportunità di lavoro. Un tema sviluppato nel contesto di una interessante giornata di studio presso l’aula magna dell’Istituto d’istruzione superiore “Enzo Ferrari” di Chiaravalle Centrale. L’incontro è stato introdotto dal saluto della dirigente scolastica, Elisabetta Zaccone, dalla presentazione della docente Rosanna Sanso e dall’intervento di Marisa Gigliotti per la condotta Slow Food di Soverato. Al centro del dibattito le due relazioni sviluppate dall’agronoma e divulgatrice Arsac Vincenzina Scalzo e dal docente del locale istituto professionale per l’agricoltura Giuseppe Fontana. La Scalzo ha evidenziato la straordinaria ricchezza, in termini di biodiversità, del territorio calabrese, concentrando l’attenzione su particolari coltivazioni arboree dimenticate. Fontana ha ulteriormente arricchito il panorama con la descrizione di alcune piante da frutto “strane e curiose” del Mediterraneo. Le studentesse Martina Migliarese e Ilaria Renda hanno concluso illustrando le loro ricerche su sorbo, melocotogno, gelso, corniolo e amareno. E’ seguito un dibattito, moderato dal giornalista Francesco Pungitore, con domande e riflessioni da parte dei numerosi studenti presenti in sala. Tutti concordi nel sottolineare che la Calabria deve sfruttare uno dei suoi “motori di sviluppo”, il settore agricolo, che ancora può fare molto in termini di crescita dell’occupazione. Nella stessa giornata la dirigente scolastica Elisabetta Zaccone ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese al fine di avviare iniziative congiunte di formazione e percorsi di alternanza scuola-lavoro. L’Arsac è un ente strumentale della Regione Calabria munito di personalità giuridica di diritto pubblico ed istituita con L. R. n° 66/12 che raccoglie le principali funzioni precedentemente espletate dall’ex Arssa.