Un grave lutto ha colpito la nostra emittente sabato 15 febbraio. Il nostro cario amico e socio Antonio Alcaro ci ha improvvisamente lasciato, se n’è andato dopo una breve malattia in silenzio, senza fare rumore e senza creare disagio a nessuno, com’era nel suo stile di vita umile e discreto.
La perdita di Antonio Alcaro non riguarda solo la sua famiglia e Soverato Uno, ma tutta Soverato che, con lui, ha perso un suo concittadino autentico e orgoglioso di essere “Suveratanu” doc.
Malgrado fosse appena sessantenne, Antonio era custode di valori molto antichi di amicizia e di senso della comunità. Nel suo lavoro di infermiere professionale presso il Policlinico universitario di Germaneto, si distingueva per competenza e piena disponibilità verso pazienti e colleghi, ma la sua grande passione era la comunicazione radiotelevisiva per la sua Soverato.
Aveva iniziato presto, prima di tutti noi, già a metà degli anni settanta a Radio Soverato, per poi abbracciare la telecamera e riprendere tutto quello che vedeva per trasmetterlo in televisione per quasi 40 anni, sempre convinto che, la comunicazione locale, valorizza il territorio e migliora non solo l’immagine, ma anche il senso di coesione sociale di una comunità oggi troppo spesso smarrita.
Realizzare le faticose trasmissioni in diretta della “Madonna a Mare” ad agosto e la “Cunfrunta” la domenica di Pasqua a Soverato Superiore erano le produzioni in cui trovava maggiore appagamento e soddisfazione, per gli effetti benefici che, tali eventi, avevano sull’intera comunità di Soverato.
Antonio comunicava per unire e non per dividere.
Ad appena un anno dalla morte di Franco Condò, ci ritroviamo a piangere un altro grande amico e compagno di lavoro, insostituibile per le sue doti umane e custodiremo gelosamente i principi di lealtà e disponibilità su cui si fondava l’amicizia disinteressata per il nostro Antonio Alcaro.
Anselmo Greco
Gruppo editoriale Nova Sughereto
Da destra, Antonio Alcaro, con la famiglia di Soverato Uno al termine di una diretta televisiva