Le ultime vicende che hanno interessato l’Amministrazione Comunale di Satriano, ovvero il ritiro delle deleghe da parte del sindaco Battaglia all’assessore Maurizio Tirone, nonché le successive imminenti dimissioni dell’assessore Massimiliano Chiaravalloti, hanno destato molti interrogativi nella cittadinanza, compresa quella larga parte di elettori che hanno riposto la propria fiducia nel progetto di ALBA che, come evidenziato dallo stesso assessore dimissionario nella sua nota e come oramai evidente a chiunque, è definitivamente fallito. Sebbene segni tangibili di un concreto inizio non ve ne siano mai stati. Ad ogni modo, ritengo che al di là delle palesi contraddizioni presenti nella maggioranza, sarebbe giusto informare e rendere partecipi i satrianesi di tutte le circostanze che hanno portato a delle conseguenze estreme come quelle concretizzatesi nei giorni scorsi. A tal proposito, noi consiglieri del gruppo di minoranza, a garanzia della trasparenza e dell’intero coinvolgimento dei cittadini, ci siamo sentiti in dovere di agire, evitando tatticismi e fughe in avanti, con l’unico strumento istituzionale a nostra disposizione, ovvero chiedendo la convocazione di un Consiglio comunale aperto al fine di consentire la partecipazione attiva e la consapevolezza della grave situazione venutasi a creare da parte di tutti i satrianesi. Ecco perché, è necessario e urgente, a partire dal Consiglio comunale, un chiarimento di fondo dal quale possano emergere in tutta evidenza le responsabilità di quanto accaduto in questi giorni poiché è opportuno che ognuno spieghi le ragioni per le quali si è arrivati a questo punto, se ne assuma le responsabilità e, conseguentemente, faccia ammenda degli errori compiuti. Tutto questo è importante farlo perché per lo sviluppo della nostra comunità bisognerebbe rimboccarsi le maniche e lavorare per concentrare l’attenzione degli amministratori al fine di poter, per esempio, intercettare risorse economiche, migliorare la qualità dei pubblici servizi, promuovere lo sviluppo del territorio. Precisamente, l’esatto contrario dell’azione amministrativa di questa maggioranza per la quale l’ambizioso “progetto di rinascita”, a quanto pare, è tristemente rimasto sulla carta.

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