Buona la prima. Esordio di stagione al Teatro Impero di Chiaravalle Centrale con l’ottimo Enzo D’Arco e la sua riscrittura di Pulcinella. Tra ironia, amore e profondissima fame, la maschera più classica del teatro napoletano ha fatto il suo ingresso in scena, tra i ripetuti e convinti applausi del numeroso pubblico presente in sala. E così ecco ancora rivivere la leggenda di Puccio D’Aniello, grazie al ritmo, all’inventiva, alla tragicomica sperimentazione di D’Arco e della sua compagnia “La cantina delle Arti”. “Uno spettacolo leggero e brioso, saturo di simpatia” secondo l’autore e protagonista, alla sua seconda presenza sul palcoscenico del Teatro Impero. La serata è stata introdotta dal saluto del direttore artistico della rassegna, Gino Capolupo, dell’assessore comunale con delega alla Cultura, Pina Rizzo, e dello storico Ulderico Nisticò quale componente della Consulta della Cultura. Tutti hanno sottolineato l’importanza di uno sforzo organizzativo che va avanti da tre anni consecutivi, seguendo la scia di una tradizione che ha solide radici a Chiaravalle. Il teatro, quindi, come luogo che educa all’ascolto, alle relazioni, alla socializzazione, alla condivisione di esperienze, emozioni e vissuti. Queste le caratteristiche peculiari evidenziate da Capolupo, Rizzo e Nisticò nel loro messaggio di ringraziamento al pubblico, senza peraltro dimenticare due figure storiche del teatro chiaravallese come Franco Candiloro e Ciccio Maida. La rassegna proseguirà il prossimo 26 gennaio quando sarà la volta della Compagnia del Teatro di Mu che presenterà “Il caso della ricca ereditiera e di Gianni amor suo” con Massimiliano Rogato (Gianni), Pasquale Rogato (il maresciallo dei Carabinieri), Andrea Benefico (il notaio Sartoni), Lucrezia Petitto (la cameriera) e Ludovica Romani (l’ereditiera Claudia), per la regia di Salvatore Emilio Corea e Claudia Olivadese.

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