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In merito all’Ordinanza con la quale il Tribunale Civile di Catanzaro ha dichiarato DECADUTO il Sindaco di Satriano per INCOMPATIBILITA’ ex art. 63 del TUEL, il sottoscritto Alessandro Catalano, consigliere comunale e primo firmatario dell’azione popolare, dichiara piena soddisfazione per il primo risultato ottenuto.
Già in campagna elettorale il sottoscritto aveva con determinazione espresso la convinzione che il dott. Aldo Battaglia fosse incompatibile per via delle pendenze nelle quale è parte con il Comune di Satriano e che riguardano la vicenda “Notarmelli” nota a tutti. Il Geologo Battaglia fu progettista e direttore operativo in quella sciagurata vicenda che vide andare in malora 1.800.000,00 € di fondi pubblici e una importante arteria stradale, da egli progettata e studiata dal punto di vista geologico, crollare su se stessa.
La vicenda iniziò molti anni prima dell’impegno in politica di Battaglia e, come sostenuto dal Tribunale, la sua naturale permanenza nei procedimenti non è da considerarsi affatto pretestuosa in quanto avvenuta in un tempo in cui la sua candidatura non era nemmeno immaginabile. Appare invece strumentale, e lo si legge nell’ordinanza, la rilevata eccezione di difetto di giurisdizione posta da Battaglia a ridosso della sua candidatura quale mezzo da utilizzare per la rimozione di un ostacolo giuridico all’elezione a Sindaco.
Appare del tutto evidente che le tesi sostenute da Battaglia e dai suoi legali abbiano fatto acqua da tutte le parti.
Nell’ordinanza il colleggio, ritenendo sussistente la lite pendente civile, ha dichiarato la decadenza del Sindaco Battaglia, la condanna alle spese e la sostituzione nell’incarico con il secondo candidato. Su questa parte dell’ordinanza è necessario chiarire la posizione del sottoscritto il quale con l’azione popolare non ha chiesto di essere sostituito al Sindaco incompatibile ma solo che venisse sancita la decadenza di Battaglia per le ragioni da esposte.
Posto ciò è del tutto evidente che ne il sottoscritto ne la parte politica che rappresenta siano interessati a questa circostanza. Il Sindaco deve essere sempre e comunque eletto da popolo non proclamato da una sentenza pertanto qualora non si trattasse di un errore del Giudice il sottoscritto presenterebbe le proprie dimissioni nello stesso istante della sostituzione.
Chiarita questa questione, l’auspicio è che i tempi del ricorso siano brevi in modo da mettere definitivamente una pietra sopra una pagina molto buia della storia del nostro paese. In questo tempo continuerà con determinazione l’azione di verifica e controllo soprattutto ora che l’inquilino del “palazzo di città” ha avuto il primo avviso di sfratto.
Un ringraziamento va ai 39 elettori che insieme al sottoscritto hanno firmato il ricorso (per l’azione popolare ne basta 1) e che in questi giorni sono stati oggetto di offese e calunnie (da non tenere in considerazione considerato il pulpito dal quale arrivano), agli avvocati Maida e Greco per la grande professionalità con la quale hanno portato avanti la battaglia legale. Un pensiero sincero va a tutti gli elettori, a quelli che hanno votato #SatriAmo e ai 1239 che hanno votato Alba nella convinzione che il dott. Aldo Battaglia facesse sul serio.
Questa ordinanza farà riflettere politicamente i giusti e porrà gli stolti alla ricerca di altre scuse da proporre considerando che quelle fin ora utilizzate a poco sono valse.

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