Riceviamo e pubblichiamo la nota del Sindaco di Soverato Ernesto Alecci. In relazione alla notizia apparsa in questi giorni sulla stampa locale e nazionale, circa il mio intervento atto a sedare un litigio che poteva degenerare in una situazione ben più pericolosa, vorrei fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, sebbene la notizia abbia riscosso un gran clamore mediatico, io non sono affatto contento dell’accaduto in quanto avrei certamente preferito poter riportare la calma solo verbalmente, come all’inizio avevo provato a fare. Vedendomi però aggredito, anche in maniera violenta e pericolosa per me e per gli altri, non ho potuto fare a meno di difendermi e bloccare l’aggressore fino all’arrivo delle Forze dell’Ordine.
In situazioni del genere penso che, chiunque abbia senso civico, sia chiamato ad intervenire e non voltarsi dall’altra parte, come sempre più spesso accade.
La sera stessa ho appreso che il soggetto in questione si era già reso protagonista di una serie di aggressioni, anche nei confronti di una donna. In qualità di Sindaco e di padre di una bambina di 7 anni non posso tollerare che in Città possano circolare liberamente individui pericolosi per la collettività, a prescindere dal colore della pelle e dalla nazionalità.
Il ricorso alla violenza non deve essere la soluzione, sarebbe auspicabile un sistema normativo che possa consegnare gli strumenti alle Forze dell’Ordine ed alla Magistratura per rendere inoffensive persone potenzialmente pericolose.
In conclusione, ringrazio tutti coloro i quali mi hanno espresso la propria solidarietà, constatando che dinnanzi ad atti di rilevanza sociale non esistono schieramenti politici.